MILANO – Nei corridoi di scuola, alla caffetteria e negli spogliatoi della palestra, vietate le parole troppo colloquiali. Da oggi in poi, si saluteranno i compagni con un cordiale bye bye, abolendo l’amichevole «cheers», che in alcuni casi è utilizzato anche per dire “grazie”, al posto del canonico «thank you». E nemmeno il «ciao» pronunciato «hiya» così come l’arrivederci-goodbye sostituito con «see ya» vanno più bene, così come il «soz» al posto di «sorry» o il «lol», mutuato dalle chat, per commentare qualcosa di divertente. La lista è molto lunga e comprende tutte quelle parole usate nella lingua parlata, parte dello slang britannico ormai divenuto di uso comune, ma poco gradito alla direzione di una scuola secondaria di Sheffield, Gran Bretagna, dove con una circolare è stato fatto divieto agli studenti di usare termini gergali per comunicare.
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