Un comitato teatino prepara nuove iniziative per contrastare discriminazione e imbarbarimento della comunicazione
Studiosi della lingua uniti per tutelare l'italiano
CHIETI. E' da anni che opera a Chieti il Comitato di difesa delle lingue e delle culture, che si appoggia all'agenzia sui problemi della comunicazione Disvastigo (www.disvastigo.it), chiamato "Allarme Lingua", promotore di varie iniziative come la denuncia della discriminazione linguistica presso la Comunitý europea, con anche un'interrogazione parlamentare del senatore Lucio Zappacosta.
Inoltre ha promosso la campagna "Il diritto di vivere in italiano" con segnalazioni continue all'opinione pubblica dei "mostri di lingua", come l'articolo "L'imbarbarimento linguistico a Chieti inizia dalle Poste" (che aveva affisso il cartello lavori "Realizzazione nuovi Layout").
Questo comitato tuttavia, a differenza di altre iniziative, l'ultima delle quali è dellí'Accademia degli Incamminati che con tanti nomi illustri di letterati e politici, tra cui Magris, Muti, Prodi, Casini e altri, lancia l'allarme, un po' tardivo invero, per il progressivo arretramento dellíitaliano rispetto allíangloamericano, pone come presupposto fondamentale della sua attivitý che ‚ come spiega Giorgio Bronzetti, líinterlinguista teatino direttore dell'agenzia Disvastigo- l'amore per la lingua e tutti i manifesti di allarme e le misure di salvaguardia dell'italiano, come la costituzione del Consiglio Superiore della lingua italiana - seppur necessarie e benvenute - sono a lungo andare dei palliativi, se non si sostiene con fermezza il diritto dei popoli alla conservazione e sviluppo della propria lingua e all'uso nei rapporti internazionali, in modo specifico nell'Unione europea, di una lingua neutrale, non distruttiva, semplice da imparare, come puÚ essere l'esperanto.
Líatteggiamento poi di certi settori politici e culturali, come l'Accademia della Crusca, tesa all'attacco, contando anche sul semestre di presidenza Berlusconi del Consiglio europeo, per la conquista di un buon piazzamento dell'italiano come si trattasse di un campionato di calcio, ricorda malinconicamente l'Italia alla ricerca di un posto al sole in Africa e non è degno di una visione moderna di una comunicazione democratica". Il comitato "Allarme Lingua" sta ora costituendo un'associazione specifica destinata a studiosi della lingua. Per informazioni