"Paco" in esperanto significa pace e "Lingvoj kaj dialektoj por paco", ovvero Lingue e dialetti in gara per la pace, è il titolo del concorso letterario nazionale organizzato dal Gruppo esperantista mantovano. La premiazione avrà luogo domani alle 17.30, nel Centro di educazione interculturale della Provincia di Mantova in piazza Sordello 43. Al concorso hanno partecipato persone di tutte le età che hanno fatto pervenire una quarantina di elaborati, alcuni scritti in esperanto altri in dialetto, con traduzione in italiano, sul tema della pace: I vincitori si aggiudicheranno un viaggio nel castello di Gresillon in Francia, dove ha sede il Centro internazionale di cultura esperantista. I lavori premiati saranno pubblicati in un volume. "L'esperanto, la più diffusa delle lingue artificiali internazionali, è la lingua della pace perché appartiene a tutti - sostiene Graziano Ricagno, presidente del Gruppo esperantista, - chi sceglie di adottarla lo fa volontariamente. Per questo motivo l'esperanto è un mezzo per sostenere la comprensione e la convivenza pacifica tra i popoli". Tra i giurati anche l'assessore provinciale Fausto Banzi, l'assessore comunale Eristeo Banali, Giordano Formizzi, docente di pedagogia all'Universitý di Verona e il critico e letterato Mario Artioli. L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Mantova e dalla Provincia di Mantova, con il contributo della Banca Agricola Mantovana.
Giovanni Vigna