L'Economist ha pubblicato un grafico che mostra le lingue "più sintetiche" del mondo: l'italiano è tra quelle che usano più caratteri, il cinese le batte tutte
L’Economist ha pubblicato un grafico in cui mette a confronto il numero di caratteri con cui diverse lingue esprimono lo stesso concetto: per farlo ha confrontato il numero di caratteri con cui viene tradotto un testo in inglese di mille caratteri, spazi inclusi. Come si vede chiaramente, le lingue meno dispendiose sono il cinese e l’arabo che, rispetto all’inglese, risparmiano rispettivamente il 69 per cento e il 14 per cento di spazio per scrivere lo stesso testo. L’inglese dimostra di essere in buona posizione anche grazie alla sua grande varietà lessicale, che permette ai suoi parlanti di riassumere concetti piuttosto elaborati in poche parole. Più “dispendiose” dell’inglese, tra le principali lingue del mondo, sono l’urdu, il russo e l’indonesiano. Il tedesco, nonostante la sua complessità lessicale e morfologica, in realtà non si attesta tra le lingue più prolisse e occupa “solo” il 28 per cento di spazio in più rispetto a un testo inglese di mille battute.
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