L’ex repubblica sovietica di fronte al problema linguistico, sempre strumentalizzato per questioni politiche Kiev in bilico tra russo e ucraino Rissa nel parlamento di Kiev
I deputati ucraini se le sono date di santa ragione e il parlamento di Kiev è diventato un ring in cui addirittura un politico dell’opposizione è stato portato in ospedale. Motivo della rissa è stata la proposta di legge avanzata dal governo sul possibile utilizzo della lingua russa in una serie di regioni, accostandola ufficialmente a quella ucraina e consentendone ad esempio l'uso nei tribunali e negli ospedali. Per il partito delle Regioni del presidente Viktor Yanukovich si tratta di rafforzare i diritti delle minoranze linguistiche nel Paese, per l'opposizione, invece, una sorta di attentato alla sovranità ucraina. Yanukovich, che già nel 2010 durante la campagna per le presidenziali aveva promesso il russo come seconda lingua ufficiale, ha riaperto così una questione che pareva aver messo nel cassetto e dato all’opposizione, che ha sempre la sua leader Yulia Tymoshenko dietro le sbarre, un’altra occasione per gridare al presunto tradimento della Patria.
Leggi l'articolo di Stefano Grazioli - russiaoggi.it