Scoppia unan polemica nel Tarvisiano per i documenti. Carta d’identità bilingue, ma solo in sloveno. No a quella in tedesco
TARVISIO. Il tema delle minoranze linguistiche torna al centro dell’attenzione in Valcanale. Da una parte c’è la recriminazione dell’etnia germanofona, che non si vede garantito il diritto di ottenere la carta d’identità bilingue, dall’altra c’è il tentativo di quella slovena di avere la doppia denominazione (italiana e slovena) della costituenda Unione montana di Canal del Ferro e Valcanale.
A difesa della minoranza tedesca si schiera il consigliere regionale Franco Baritussio, che ha presentato un’interrogazione al presidente Renzo Tondo per chiedere lo stop delle discriminazioni tra le diverse minoranze presenti in Friuli Venezia Giulia. «La richiesta di due cittadini di Tarvisio di etnia tedesca di poter ricevere la carta d’identità bilingue non è stata accolta – spiega Baritussio – in quanto le normative vigenti consentono di rilasciare il suddetto documento di identità soltanto in lingua italiana o nella sola forma bilingue italiana e slovena».
Per questo il consigliere del Pdl ha chiesto a Tondo «se intenda o meno sollecitare le opportune azioni legislative, anche a livelli istituzionali diversi da quelli regionali, affinché vengano superati questi casi di effettiva discriminazione fra le minoranze linguistiche del Fvg».
Per quanto riguarda la richiesta avanzata dalle organizzazioni slovene in provincia di Udine, il sindaco del Comune capofila dell’Unione montana, Renato Carlantoni, precisa che «una simile istanza potrà essere accolta solo in presenza di identica previsione relativa alla minoranza germanofona, presente storicamente sul territorio di questa costituenda Unione montana».
Il Comune comunque, trattandosi di una modifica alla denominazione dell’Unione, ha inoltrato l’istanza delle organizzazioni slovene in regione.