Joshua Foer, giovane giornalista scientifico americano lo spiega sul Guardian

Si può apprendere una lingua in appena 22 ore? Sembra di si, o almeno lo crede Joshua Foer. Il giovane giornalista scientifico americano ne è convinto e lo spiega in un articolo pubblicato dal  Guardian: basta utilizzare le tecniche di memoria, combinandole con le opportunità offerte dal web e dalla tecnologia.

SFRUTTARE IL WEB – Non è mai stato un genio a scuola, ma le idee non gli mancano certo. Quella che molti pensano come un’impresa titanica, per il free lance è invece un’operazione relativamente semplice. Si chiede: “Cosa succederebbe se invece di navigare sul web, in cerca di pettegolezzi o notizie, lo si utilizzasse per impegnarsi in attività complesse, come l’apprendimento stesso di una nuova lingua?”.

I VIAGGI IN AFRICA - Foer ha pubblicato da poco tempo il suo primo lavoro, ”L’arte e la scienza di ricordare tutto”, che racconta i metodi per potenziare il livello di apprendimento e le capacità mnemoniche. Un interesse che hai poi rivolto verso la conoscenza delle lingue stesse: “Come parte della mia ricerca, ho iniziato a pianificare una serie di viaggi logisticamente complessi che mi portavano in alcune regioni remote del globo. Come quelle dove avevo conosciuto il mio amico Mongousso”. Ovvvero, un pigmeo Mbendjele, che vive nella Ndoki, la foresta scarsamente popolata che si trova sull’estrema punta nord dellaRepubblica del Congo. Nei suoi precedenti viaggi si era intrattenuto con lui per sapere cosa conoscesse degli Stati Uniti. In pratica, poco o nulla. Le difficoltà d’interazione e la necessaria presenza di interpreti lo hanno così spinto a trovare nuove soluzioni.

Leggi l'articolo di Alberto Sofia - giornalettismo.com