L’Australia lancia una sfida: recuperare e mantenere in vita le lingue native in via d’estinzione per mantenere vivo il proprio patrimonio culturale.
Nel Nuovissimo Mondo, prima delle ondate migratorie dall’Europa, esisteva circa 250 lingue diverse: ora ne sono rimaste appena una settantina. In una scuola di Sydney sono iniziati i corsi di base della lingua Wiradjuri, imparando i nomi degli animali e delle parentele, cercando di ovviare alla mancanza di risorse come testi scritti, dizionari e insegnanti.
«È importante che i bambini imparino la cultura e le lingue native – spiega un’insegnante – Qui i bambini, quasi tutti non aborigeni imparano così le diverse culture vissute nel continente».
All’Università di Sydney, invece, è partito il master in lingue aborigene, frequentato per la maggior parte da studenti con radici indigene.
«Il linguaggio è parte dell’anima – racconta una studentessa – fa parte di te. Perdere il linguaggio nativo significherebbe per noi perdere la nostra storia».