Chi studia più lingue riesce a ritardare o evitare l’insorgenza dell’Alzheimer Franceschini: «Migliorano molto, nei bambini, anche le capacità cognitive»

BOLZANO. Con il plurilinguismo cresce la materia grigia. Per la precisione, chi studia più lingue riesce a ritardare o addirittura ad evitare l’insorgenza dell’Alzheimer. E nei bimbi migliorano di molto anche le stesse capacità cognitive. Lo spiega la direttrice del centro di competenze linguistiche della Libera univbersità di Bolzano, Rita Franceschini, illustrando i risultati di alcuni studi ad hoc appena terminati e resi pubblici ieri.

Ricordate quando eminentissimi politici locali, in piena polemica pro o contro il bilinguismo precoce agitavano lo spettro della perdita d’identità e il rischio di far crescere una generazione di giovani balbettanti incapaci di esprimersi compiutamente sia in italiano, sia in tedesco? Se poi si fosse aggiunta una terza lingua straniera, sai che disastro!

Una strumentalizzazione politica palesemente infondata: sarebbe stato come sostenere che più si studia, e più si fa lavorare il cervello, maggiore è il rischio di diventare somari, con tutto il rispetto per gli innocenti quadrupedi.

Leggi l'articolo di Giancarlo Ansaloni - altoadige.gelocal.it