Il 20 marzo è stata celebrata la giornata internazionale della francofonia. Uno studio statistico prefigura uno scenario in cui, nei prossimi cinquant’anni, il francese è destinato a esplodere e diventare una lingua parlata da un miliardo di persone. Com’è possibile?

I francofoni, oggi, sono stimati intorno ai 220 milioni. Lo studio dell’«Observatoire démographique et statistique de l’espace francophone» si appoggia sull’esplosione delle ex-colonie francesi in Africa, dove i parlanti sono quasi 100 milioni: secondo la statistica il 60% di loro ha meno di 30 anni, e la tendenza ha visto un incremento costante negli ultimi 50 anni, successivamente al periodo coloniale. La volontà di diffusione è riassunta da un dato specifico, che parla di 900 mila insegnanti diffusi sui cinque continenti.

È quindi il francese la lingua del futuro?
«I 220 milioni censiti oggi – spiega Frédéric Bouilleux, delegato generale dell’Alliance Française in Italia – sono quelli in grado di capire, parlare e scrivere il francese. I parlanti sono ovviamente molti di più, ma è difficile dare cifre esatte. La previsione si basa sugli indici demografici, ma per raggiungere questo risultato devono persistere due condizioni fondamentali: da una parte il tasso di natalità deve rimanere costante, dall’altra il francese deve continuare ad avere il ruolo che ha all’interno dell’insegnamento nei Paesi africani. In alcuni campi, come quelli scientifici o economico, il paragone con l’inglese non è possibile. Ma il francese cresce come lingua internazionale e luogo di incontro nelle istituzioni e nella cultura».  

Leggi l'articolo a cura di Davide Jaccod - lastampa.it