Potrebbero aprirsi prospettive lavorative per insegnanti di lingua italiana, niente di meno che in Australia.
Peter Garrett, Ministro per la Scuola e l’Istruzione australiano, annuncia infatti che dal 2014 le due prime lingue straniere insegnate nelle scuole in Australiasaranno il cinese-mandarino, che è il segno delle sfide linguistiche del futuro; e la lingua italiana, patrimonio ereditario dall’immigrazione del passato.
Il ministro ritiene questa “la giusta combinazione di lingue da cui partire”. A fianco di queste sarà possibile scegliere altre lingue opzionali, come il giapponese, l’indonesiano, il tedesco, il francese, il vietnamita, l’arabo, lo spagnolo, il coreano e il greco. E infine, è previsto anche un programma dedicato alle lingue aborigene.
Ancora una volta, quindi, una dimostrazione di come sia l'emigrazione, anzi le emigrazioni italiane che si sono succedute nei secoli scorsi, una delle spinte principali all'insegnamento e diffusione della lingua italiana all'estero.