L'Ucraina, patria dell'esperanto
Ucraina vuoi dire "terra di confine", ai confini dell'Europa; la sua superficie è quasi il doppio di quella d'Italia; quasi 50 milioni sono i suoi abitanti (78% ucraini, 17% russi, 5% altri). Ci sono: ortodossi, fedeli a Mosca, altri a Kiev, capitale; greco-ortodossi, cattolici polacchi, ebrei rimasti. Nel 988 Vladimir, principe del nucleo dei vichinghi, abbracciò il cristianesimo, invece dell'isiam.
' La lingua appartiene al gruppo slavo orientale, come il russo, ma è diversa. L'ucraino fu la lingua proibita dallo zar Alessandro II nel 1876. In quel periodo uno studente ebreo, Ludovico L. Zamen-hof, a Bialystok (ora Polonia), abitata da russi, polacchi, ebrei, tedeschi, lituani, avvertì i contrasti fra persone diverse per condizioni sociali, religione e lingua. Al fine di agevolare la comunicazione e attenuare così le incomprensioni concepì e sviluppò un idioma semplificato ausiliare, neutrale, di impronta europea, il cui lessico è per due terzi ricavato dalle lingue neo-latine, il 20% da quelle germaniche, il 10% da quelle slave, che pubblicò, nel 1887, in un opuscolo con lo pseudonimo Doktoro Esperanto (che spera).
Oggi a Kiev (2,5 milioni), come allora in Bialystok (100 mila) le identità si contrastano e si confondono. L'Ucraina è' spaccata tra Est, industriale, filorusso e Ovest, agricolo, tecnologico, commerciale, filooccidentale. L'Ucraina era detta "il granaio d'Europa". Ma purtroppo negli anni Trenta Stalin lo svuotò e vietò anche l'Esperanto. A Kiev l'arco di amicizia con i russi è per gli ucraini il giogo. Il popolo ucraino, filoocidentale con la sua tenace opposizione, detta "rivoluzione arancione", dimostrata pacificamente in piazza dell'Indipendenza a Kiev, è riuscito ad ottenere la ripetizione del ballottaggio prevista il 26 dicembre, aspirando alla libertà e alla democrazia, grazie anche alla mediazione dei rappresentanti dell'Uè nelle persone di Javier Spiana, affiancato dai leader di Polonia e Lituania. Ciò è essenziale per l'unità dell'Ucraina e per un avvicinamento tra Kiev e Bruxelles e tra l'Ue e gli Usa. L'Ucraina è parte integrante dell'Europa: entro il 9 dicembre è prevista la firma dei piani d'azione bilaterali tra Ue e altri sette stati, tra cui proprio l'Ucraina.
Renzo Segalla BOLZANO