Valore dell'esperanto e difesa della lingua
Penso si sia sicuramente d'accordo sul valore d'ogni lingua, come espressione culturale del singolo popolo che la parla. In Italia, sono intanto per me necessarie maggior valorizzazione e tutela del patrimonio storico-culturale e di quello ambientale. Maggior diffusione delle nostre filosofia, letteratura e arte in ogni forma, migliorandone la stessa accessibilità. Ad esempio, non è così facile, per un'non vedente", reperire libri in Braille o, per un "non udente", assistere a cinema con sottotitoli. Ritengo si debbano più ascolto alle ormai molte associazioni, che difendono la lingua italiana da chi. insensatamente, ama riempirla di termini stranieri, più rispetto per le minoranze linguistiche e per chi studia i dialetti e le culture locali. A livello internazionale, non si può non riconoscere l'attuale peso dell'Inglese; ma la grossa riscoperta dell'Esperanto conta dappertutto corrispondenze, riviste, siti Internet, congressi e cìrcoli; dove, e non'è poco, gode di assoluta pari dignità ogni madre-lingua, provvenienza. pensiero politico e fede religiosa. Idio-ma del tutto neutro, di massi-ma semplificazione grammaticale e lessicale e possibilità di veloce apprendimento, l'Esperanto fu creato sul finire del 1800 dal medico e linguista ebreo-polacco L.L. Zamenhof, per facilitare la comunicazione fra popoli e realtà diverse, mettendo a parità di mezzi di espressione diplomatica. Un Ufficiale pilota statunitense ha costituito un gruppo per l'uso dell'Esperanto in volo, data la pronuncia non sensibile alle varie inflessioni riscontrabili. Il Dott. Zamenhof, cresciuto in un quartiere poliglotta, imparò precocemente diverse lingue. Fu proprio attraverso lo svolgimento della sua professione medica, che vide l'importanza di un parallelo e paziente lavoro di erudi-zione quale L'Esperanto, che lo impegnò per tutta la vita Con ciò', vorrei anche rispondere ad una recente lettera di una persona, che, in base a non so cosa, sosteneva l'incompetenza linguistica di Zamenhof e l'impossibilità di decollare per l'Esperanto: accusando persino gli esperantisti di essere dei fanatici (quali esperantisti conosce il sig. Ennio?) Consiglio a questo lettore di informarsi un po', prima di scrivere certe cose.
Roberto Bettero BOLZANO