“Dear mister President”
Buttiglione penalizza l’italiano
Rocco Buttiglione nella lettera inviata a Barroso, per attenuare le sue affermazioni affrettate sugli omosessuali e le ragazze madri, dichiara di essere contro ogni discriminazione e non si accorge di compierne una contro la lingua nazionale a cui preferisce l’inglese.
Del resto il filosofo poliglotta non sembra affatto sensibile alla discriminazione linguistica e alla difesa delle lingue nazionali avendo del tutto ignorato, nonostante ripetuti solleciti, l’interrogazione parlamentare 4-02504 del 25 giugno 2002, allo stesso rivolta quando era ministro per le Politiche Comunitarie, dal senatore Lucio Zappacosta, di Alleanza Nazionale, che chiedeva se il ministro riconoscesse la natura discriminatoria di annunci di offerte di lavoro riservati a coloro che sono di madre lingua inglese (*).
Il Comitato Allarme Lingua si batte da tempo, forte della presenza in seno alla Commissione di una sua rappresentante, Anna Maria Campogrande, che segue con attenzione e apprensione gli sviluppi del dibattito sulle lingue di lavoro da utilizzare nell’Unione Europea, per un giusto pluralismo linguistico, ma non riesce a trovare tra i politici in primo piano a Bruxelles un paladino dell’idioma nazionale come punto di riferimento. Lo stesso Prodi non risulta si sia adoperato affatto per valorizzare l’italiano come presidente della Commissione Europea cui spetta, all’inizio di ogni mandato, di decidere quali lingue di lavoro utilizzare per il periodo del mandato stesso.
Giorgio Bronzetti
(*) SENATO DELLA REPUBBLICA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA al ministro delle Politiche Comunitarie onorevole Rocco Buttiglione n° 4-02504 del 25 giugno 2002
PREMESSO CHE:
• L'articolo 21 della "Carta Europea dei Diritti" vieta qualsiasi discriminazione, facendo esplicito riferimento anche alla discriminazione linguistica;
• Le aziende e le organizzazioni internazionali, anche in Italia, riservano sempre piú posti, ufficialmente aperti a tutti i cittadini, ai parlanti inglese dalla nascita;
• La Commissione Europea finanzia un gran numero delle 2500 organizzazioni internazionali che pubblicano regolarmente offerte di lavoro soltanto per parlanti inglese per nascita ("English mother tongue", "'English native speaker", “English mother tongue or equivalent");
• Finora il presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, non ha preso una posizione ufficiale in merito alla discriminazione linguistica:
• L'annunciata scomparsa del 90% dell'eredità linguistica costituita dalla lingua dell'uomo, a causa del predominio della lingua inglese, non è solo una catastrofe culturale, ma anche una catastrofe ecologica, e perciò costituisce una vera una crisi ecologica,
PER SAPERE:
• Se riconosca la natura discriminatoria di annunci di offerte di lavoro che sono ufficialmente aperti a tutti i cittadini ma in realtà riservati a coloro che sono di madre lingua inglese;
• Se può assicurare che la Commissione Europea non finanzierà piú quelle ditte e organizzazioni che si comportano in modo discriminante nei confronti di coloro che non parlano l'inglese dalla nascita;
• Quali misure adotterà per evitare la discriminazione linguistica contro i cittadini italiani a Bruxelles da parte delle organizzazioni in tutto o in parte finanziate dalla Commissione europea.
Senatore Lucio Zappacosta
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