Voglia di esperanto alla Media Croce
Riuscitissimo l'incontro che si è svolto presso l'Istituto di via Scarfoglio
IMPARARE l'interculturalità attraverso l'esperanto. Un lingua facile, giocosa, aperta ed educativa che nasce dal sogno della condivisione, di un mondo senza frontiere e senza differenze. Una lingua, tra l'altro, che continua a sucitare interesse ed entusiasmo a giudicare dal successo dell'incontro sull'argomento, svoltosi presso la scuola Benedetto Croce di Pescara, tra gli esperantisti e i docenti della scuola. Nel corso dell'incontro, organizzato dalla Federazione Esperantista Italiana e presieduto dal presidente della Lega internazionale degli insegnanti di esperanto Luisa Madella-Oberrauch, è stato introdotto l'insegnamemen-to della lingua internazionale in un laboratorio linguistico interculturale attivato dalle professoresse della Benedetto Croce, Daniela Campi-telli e Anna Maria Colacicchi. In un momento in cui l'approccio interculturale diventa sempre più indispensabile per comprendere i cambiamenti della società, un'iniziativa di questo genere sembra aprire spiragli per una reale ricerca di aperture. La professoressa Colacic-chi ha illustrato il progetto
che interesserà la scuola Croce spiegando che esso «si propone di far raggiungere ai ragazzi la conoscenza diretta di culture "altre" e, attraverso la conoscenza dell'altro, modificare alcuni comportamenti determinati dalla presenza di pregiudizi e stereotipi». La professores-
sa Oberrauch ha concentrato il suo intervento sul valore educativo dell'esperanto «che favorisce un approccio interculturale e permette l'acquisizione di elementi linguistici in modo creativo e non passivo. Il bambino infatti - ha spiegato la relatri-ce - ricrea costantemente la lingua basandosi sugli elementi che ha imparato e che combina tra loro. Lo stesso Zamenhof, - continua la Oberrauch - promotore dell'esperanto, sosteneva che la lingua internazionale doveva essere così straordinariamente facile da poter essere imparata da tutti giocando». L'apprendimento di questa originale e flessibile lingua può costituire anche un momento di crescita, di scambio e di confronto come avviene, per esempio, in occasione dei periodici raduni di appassionati della lingua più internazionale (e virtuale) d'Europa.