Alla "B. Croce" di Pescara si è parlato del particolare linguaggio
Esperanto: un successo l'incontro a scuola
"Nelle istituzioni comunitarie discriminante preferenza a personale di madrelingua inglese"
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Federazione esperantista italiana. "Si è svolto con molto successo, a giudicare dall 'afflusso di interessati, dalla soddisfazione degli organizzatori e dall 'accresciuto entusiasmo dei giovani discenti, l'incontro della prof.ssa Luisa Madella-O-berrauch di Bolzano, Presidente della sezione italiana della Lega internazionale degli insegnanti di esperanto, con i docenti della scuola Benedetto Croce di Pescara, in cui è stato introdotto l'insegnamento della lingua internazionale in un laboratorio linguistico iute/culturale attivato dalle prof.sse Daniela CampitelU e Anna Maria Colacicchi. Hanno partecipato all'incontro anche il consorte della relatrice, Vittorio Madella, appassionato di interlinguistica, e Giorgio Bronzetti, delegato per l'Abruzzo della Federazione Esperantista Italiana, presentati dalla pro-fssa Daniela CampitelU. La sig.ra Oberrauch, die ha impostato il suo intervento sul "Contesto scientifico dell'insegnamento dell'esperanto" ha parlato soprattutto del valore educativo della lingua
internazionale per l'approccio interculturale da questa favorito e per l'acquisizione di elementi linguìstici in modo non passivo ma creativo. Infatti il bambino- come ha spiegato la relatrice- ricrea costantemente la lingua basandosi sugli elementi che ha imparato e che combina tra loro. Cosa del tutto impossibile con altri tipi di lingue. Lo stesso Zamei\hof, iniziatore dell'esperanto, sosteneva che la lingua internazionale doveva essere così straordinariamente facile da poter essere imparata da tutti giocando. La Sig.ra Oberrauch ha inoltre informato che a Bruxelles vi
è un centro di informazione ed osservazione sulle istituzioni comunitarie, retto da esperantisti, die sta denunciando la discriminazione operata nelle assunzioni dando la preferenza a personale di madre lingua inglese e che esiste un centro di ricerca e documentazione sui problemi linguistici mondiali, diretto dal prof. Humphrey Tonkin dell'Università di Hardfort (Usa), che si occupa tra l'altro della presentazione scientifica dell'esperanto e pubblica il periodico Language Problems and Language Plannìng.
La relatrice ha anche informato dell 'esistenza jn_
Abruzzo di un'agenzia di stampa, Disvastigo di Chieti, che si occupa dì problemi della conni-nicazione internazionale e nel cui sito www. -disvastigo.it è possibile leggere e scaricare oltre cento articoli e testi vari. Il giovane Francesco Quin-tiliani sì è quindi intrattenuto con la prò-fessoressa in una semplice conversazione in esperanto dichiarando di cor-rispondere regolarmente con ragazzi di Francia, Bulgaria e Cina e di essere molto contento d'imparare la lingua internazionale. La prof.ssa Anna Maria Colacicchi ha presentato il progetto molto articolato -
visionatile sul sito della scuola www.mediacrocepescara.it - che si propone "di far raggiungere ai ragazzi, attraverso l'apprendimento della lingua internazionale esperanto, la conoscenza diretta di culture "altre", anche tramite l'utilizzo delle nuove tecnologie (Internet, posta elettronica, videoconferenza) e di modificare attraverso la conoscenza dell ' "altro " alcuni comportamenti determinati dalla presenza di pregiudizi e stereotipi". Ha quindi mostrato sullo schermo delle pagine scritte dai ragazzi ed alcuni esempi di lingua dichiarando che sia gli alunni che le insegnanti partecipano alla sperimentazione con grande interesse e che alla prima verifica si sono avuti ottimi risultati con tre punteggi altissimi.
Vittorio Modella ha dato spiegazioni su alcuni casi di pianificazione linguistica come la ricostruzione dell'ebraico e la creazione di una lingua franca in Indonesia. Giorgio Bronzetti ha mostrato con una piantina riportata in un annuario internazionale come in
Abruzzo vi sia il nucleo maggiore di punti di ospitalità d'Italia dell'organizzazione Pasporta Servo con possibilità di accoglimento presso esperantisti a Chieti, Francavilla, Giuliano Teatìno, Manoppello, Pe-scara, Oi sogna, Roseto e Vasto (e Campobasso nel vicino Molise), il che attira ogni anno numerosi giovani con cui far amicizia e praticare la lingua. Il sìg Bronzetti ha inoltre dato chiarimenti sul valore propedeutico dell'esperanto per l'apprendimento di altre lingue essendo lo stesso autore della traduzione italiana dello studio Spradiorientierun-gsunterricht (Corso di o-rientamento linguistico) dell 'Institut fiir Kyberneti-sche Pàdagogik dell'Università dì Paderborn (Germania), che ha svolto ricerche in questo campo con l'ausilio di tecniche cibernetiche. La preside dell'istituto, Daniela Casaccio, nel ringraziare gli intervenuti si è dichiarata ben disposta ad ampliare il discorso dell'esperanto e-stendendone l'insegnamento ad altre classi e ad organizzare incontri degli esperantisti abruzzesi."