04.02.2004 Il Centro
«L'esperanto, lingua di tutti»

La sperimentazione in una classe della scuola media Croce

PESCARA. L'esperanto come elemento interculturale e strumento per la conoscenza di altre culture: se ne è par­lato ieri pomeriggio in un incontro che si è tenuto nella scuola media «Benedetto Croce». All'iniziativa, a cui han­no preso parte tutti i docenti dell'istituto, era presente Luisa Oberrauch, presidente della sezione italiana della Lega internazionale degli insegnanti esperantisti.

«La lingua inglese», ha det­to la professoressa Oberrau­ch riferendosi all'idioma più usato nel mondo, «non è l'u­nica e non è sicuramente la più facile da apprendere. Ol­tretutto dietro ogni lingua c'è un popolo, mentre l'espe­ranto è la lingua di tutti».

Il giovane Francesco Quin-tiliani si è poi intrattenuto con Oberrauch conversando amabilmente in esperanto: «Quando hanno iniziato a in­segnarci questa lingua, tre mesi fa, c'era una grande cu­riosità tra noi studenti. Oggi posso dire di aver scoperto un mondo davvero interes­sante: infatti scrivo regolar­mente a ragazzi della Fran­cia, della Bulgaria e della Ci-na». «Una lingua», ha confer-

mato infatti Oberrauch, ieri accompagnata dal marito, un appassionato linguista, «deve essere subito utilizzata dopo lo studio teorico e, in questo senso, Internet per l'esperan­to è stato una vera rivoluzio­ne». L'incontro non si è tenu­to casualmente nell'istituto di via Scarfoglio: qui infatti da settembre è attiyo un labo­ratorio linguistico intercultu­rale gestito direttamente dal­le professoresse Daniela Campitelli e Anna Colacic-chi. «Abbiamo numerosi la-boratori integrati», ha detto la preside dell'istituto, Danie­la Casaccia, «e questo è rivol­to finora a una sola classe. Speriamo di poter estendere presto l'insegnamento anche agli altri».



All'incontro era presente anche Giorgio Bronzetti, dele­gato per l'Abruzzo della Federazione esperantista italiana: per lui «di non minore importanza è il valore propedeutico legato all'apprendimento dell'esperanto, che facilita per i discenti anche lo studio delle lingue straniere», (a.b.)