Dai senatori di An una proposta per combattere l'impoverimento linguistico e culturale del nostro Paese
Una giornata per rilanciare l'italiano
Roma. Istituire la «giornata della lingua italiana», da celebrarsi il 4 ottobre, festa liturgica di San Francesco d'Assisi. È la proposta avanzata in un disegno di legge presentato dal senatore Lucio Zappacosta di Alleanza nazionale e sottoscritto da diversi colleghi di An. San Francesco, infatti, non è solo patrono d'Italia ma soprattutto il primo esponente riconosciuto della letteratura italiana che utilizzò il «volgare» per un componimento poetico, il Cantico delle creature. «Non si tratta - spiega Zappacosta - dell'en-
nesima ricorrenza di cui il nostro calendario civile è già pieno ma di un'iniziativa che vuole stimolare una ampia riflessione sulle nostre origini e radici culturali. Una risposta anche all'opera di "svalutazione" che ci penalizza in sede di Unione europea».
«Non si tratta neppure - continua l'esponente della destra - di contrapporre l'italiano ai dialetti che piuttosto costituiscono una ricchezza, così come non si vuole demonizzare il fisiologico fenomeno dell'importazione di termini stranieri, lo scopo è quello di contrastare
il preoccupante impoverimento, dovuto a pigrizia e ignoranza, della lingua italiana, parlata e scritta. È, infine, da evidenziare - conclude Zappacosta - il fondamentale ruolo svolto dalla conoscenza attiva e passiva della lingua nel processo di integrazione degli immigrati».
11 ddl stabilisce, all'articolo 1, l'istituzione della giornata della lingua italiana nel giorno 4 ottobre, «al fine di celebrare la ricchezza e la peculiarità della lingua nazionale e promuovere il suo studio approfondito, la sua diffusione e la sua tutela in ambito nazionale e in-
ternazionale». Earticolo 2 specifica le iniziative da svolgere, nel corso della Giornata, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università. L'articolo 3 istituisce, infine, il coordinamento nazionale delle iniziative per la «Giornata della lingua italiana», costituito dal presidente del Consiglio, dai Ministri dell'Istruzione e per gli Italiani all'estero e dai rappresentanti di tre istituzioni che tutelano e promuovono la lingua italiana: l'accademia della Crusca, l'Associazione «Allarme Lingua» e la Società «Dante Alighieri».