aprile-07 Il Foglio Volante
Difendiamo le lingue materne*
La lingua materna è cara a tutti noi. È dalla lingua materna che vengono le prime parole che pronunciamo. E questa che esprime meglio il pensiero individuale.
E il fondamento su cui si forma tutto l´essere umano sin dal suo primo respiro e che lo sostiene per tutta la vita. E la scuola del rispetto di sé, della propria storia, della propria cultura ma anche - e soprattutto - del rispetto dell´altro e della sua diversità. Perché la diversità ogni lingua la porta in sé stessa come una "seconda natura".
Gli specialisti lo sanno bene: le lingue, lungi dal costituire dei sistemi immutabili e chiusi, sono sempre il risultato di innumerevoli fusioni, interazioni e influenze intercorse nel tempo. Nessuna lingua è senza storia. Per quanto sia erudito e corretto il nostro modo di esprimerci, esso deriva da molteplici influssi in cui si combinano identità e diversità. l´etimologia ci rinvia, appunto, a questa storia multiforme. Una storia dove l´identità è il frutto della diversità e della complementarità, che prepara un avvenire segnato da altri contatti, da altre convergenze.
Il legame che unisce in modo dialettico unità e diversità non è solo eredità del passato. In un mondo in cui il globale ed il locale si accavallano e dovranno interagire in modo armonico, i concetti di lingua materna e di plurilinguismo diventano complementari. La comunicazione della sfera familiare o della comunità è la stessa che si ritrova a scuola, al lavoro, al mercato, nei giornali, nella politica, nella religione e nei tribunali, nell´amministrazione e nello svago. Si tratta dì vivere tutti questi aspetti della vita sociale adattando la lingua alle varie circostanze.
E per questo che l´Unesco si sforza di promuovere il plurilinguismo, specie nel sistema scolastico, incoraggiando il riconoscimento e l´acquisizione di almeno tre livelli di competenza linguistica per tutti: una lingua materna o primaria, una lingua nazionale e una lingua veicolare. La promozione della diversità linguistica e culturale si accompagna all´impegno per il dialogo tra i popoli, le culture e le civiltà. Diversità e dialogo, identità e diversità sono infatti i poli di una complementarità funzionale che bisogna
assumere, attraverso il plurilinguismo, nella sua totalità. E questo, attraverso un'utilizzazione armoniosa delle diverse lingue esistenti a livello nazionale e regionale, attraverso delle strategie o programmi capaci di promuovere le lingue in tutte le situazioni della vita.
Certo, malgrado alcuni esempi di buone strategie in diverse parti del mondo, il plurilinguismo è oggi più un'idea che una realtà tangibile. Più del 50% delle 6.000 lingue parlate nel mondo, vettori di una memoria collettiva e patrimonio immateriale, rischia di sparire. Il 96% di queste è parlato solo dal 4% della popolazione mondiale. Meno di un quarto delle lingue esistenti sul pianeta è utilizzato nelle scuole e nella rete e, per la maggior parte, solo sporadicamente. Le lingue valorizzate dal sistema educativo si riducono a qualche centinaio e meno di 100 sono presenti nel mondo digitale.
Prendiamo come esempio il continente culla dell´umanità che è l´Africa: un terzo delle lingue del pianeta è parlato in questo continente! Nonostante perfettamente posseduta dalle popolazioni di cui sono il mezzo quotidiano di espressione, la maggior parte di queste lingue non viene affatto utilizzata nelle scuole, nell´amministrazione, nella giustizia o nella stampa. Perciò l´Unione Africana, secondo cui le lingue sono uno dei pilastri più importanti per l´integrazione del continente, si sforza di realizzare un programma di pianificazione linguistica regionale che possa armonizzare il globale e il locale e questo, nell´interesse di tutti.
È questo approccio aperto e composito, lontano da qualsiasi concezione puramente identitaria delle lingue, che bisogna avere e appoggiare con generosità con la collaborazione di tutti gli amici e membri dell´UNESCO in vista di un avvenire plurilingue, di diversità e rispetto reciproco.
Quindi, in occasione di questa edizione della Giornata Internazionale della lingua madre, lancio un appello perché si promuovano delle strategie linguistiche nazionali e regionali per dare uno spazio armonico a tutte le lingue del mondo.
Koichiro Matsuura
* Messaggio di Koichiro Matsuura, direttore generale dell´Unesco, in occasione della giornata internazionale della lingua materna, diffuso da "Disvastigo", Agenzia di stampa per la diffusione di notizie, articoli e documenti sui problemi della comunicazione (www.disvastigo.it).