Appuntamento con l’Esperanto
Una lingua dall’aspetto neolatino, una lingua internazionale
L' appuntamento con l'Esperanto è ogni mercoledì alle 17.30 nella Casa del Popolo, in via Vecchia Comunale. Le lezioni sono cominciate i primi di aprile e sono tenute dalla professoressa M. Luisa Russo, presidentessa del Gruppo Esperantista Napoletano. La prof. Russo ci dice che questo è un anno importante per l'Esperanto: alla fine di luglio - dal 29 al 5 agosto - si terrà a Firenze il Congresso Universale e già in questo mese la quota degli iscritti è più di
mille ed i partecipanti provengono da ogni parte del mondo. Accostandoci allo studio dell'Esperanto ci hanno sorpresi alcun i suoi aspetti e abbiamo fatto scoperte che ci sembrano interessanti. Oggi si parla tanto della Cina come di un gigante economico che avanza minaccioso verso l'Occidente e di un paese, che si prepara alle prossime Olimpiadi. Ebbene, in Cina, sono molti gli studiosi di Esperanto. Studiando la storia di tale lingua, creata nella seconda metà dell'800 al medico polacco Zamen-hoff, siamo rimasti sorpresi leggendo che furono Esperantisti scrittori come Tolstoj e Verne. Quest'ultimo fu presidente dell' Esperanto Klubo di Amiens e nel suo ultimo romanzo "Viaggio di studi", rimasto incompiuto, dimostrava la necessità sociale dell' Esperanto. (L'Esperanto si
propone come veicolo di pace e di ideali di fratellanza tra i popoli). Gandhi si espresse a favore dell'Esperanto, definendolo "una lingua ausiliare mondiale per tutti i popoli. I poeti R. Tagore e S. Quasimodo -premi Nobel rispettivamente nel 1913 e nel 196S - sostenevano l'Esperanto e lo parlavano anche. Ai nostri tempi apprezzano tale lingua studiosi come i linguisti B. Migliorini e De Mauro e lo scrittore Umberto Eco. Quest'ultimo ha dichiarato: "Ho studiato la grammatica dell'Esperanto ed ho constatato che è una lingua costruita con intelligenza e che ha una storia molto bella". Papa Giovanni Paolo II pronunciava sempre anche in lingua Esperanta i messaggi augurali natalizi e pasquali. Il presidente francese Chirac ha scritto nel 2002
che l'Esperanto "sarà un fattore pulsante di armonia e comprensione tra i popoli". L'UNESCO ha riconosciuto nel 1954 e nel 1985 i vantaggi della lingua Esperanto ed ha invitato gli Stati membri a promuovere studi sull'Esperanto nelle scuole. L'Accademia delle Scienze della Repubblica di San Marino e l'Accademia Cornelius in Svezia usano l'Esperanto come una delle lingue dei loro lavori. Varie università includono l'Esperanto nei corsi di linguistica. Siamo rimaste davvero sorprese di queste notizie sull'Esperanto e speriamo che esse possano "convertire" qualcun altro allo studio dell'Esperanto. Le iscrizioni sono ancora aperte, le lezioni continueranno ancora.
Anna Mele
Il Corriere di Pianura giugno 2006