Chieti, 11 luglio ’01 – Anno XXI n. 62 / t                Internet: www.abruzzopress.it - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.                  Aut. Trib. Ch  n. 1/981

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L’imbarbarimento linguistico

Parte dalle poste Italiane

 

Una volta il cartellone dei lavori davanti ad un edificio riportava la scritta “Lavori di ristrutturazione, fabbricato ecc.”, o qualcosa di simile. Oggi può capitare di leggere – come segnala l’Agenzia esperantista “Disvastigo”, diretta dal collega Giorgio Bronzetti – come è capitato di leggere davanti al palazzo delle Poste di Chieti Scalo, a chiare lettere: “Realizzazione nuovi LAYOUT”. Se ci avessero scritto TOC TOC o PUK PUK il messaggio non sarebbe cambiato. Infatti il termine è certamente del tutto sconosciuto per la gran maggioranza; pensare che le Poste si rivolgano solo a quei pochissimi che conoscono quella lingua è fuor di logica. Del resto il cattivo esempio lo ha dato lo Stato con la Legge sulla “privacy”, con il “question time” della Camera, o col “morning news” della RAI e via discorrendo…

E così i signori delle Poste chietine sono convinti di mostrare una mentalità avanzata spargendo termini inglesi sui cartelloni e sulle scritture d’ufficio, ma fanno la stessa figura del barbiere tornato al paesello dagli USA, che scrive sopra la porta della bottega “Barber shop”.

L’inglese è una bella lingua, ma perché usarla per inquinare l’italiano? Alberoni scriveva tempo fa sul Corriere della Sera: “Chi rinuncia alla sua lingua perde anche l’anima”. Non siamo ancora a quel punto, ma la strada è quella. (Giorgio Bronzetti, presidente del Chieti Esperanto-Grupo).

 

Delegati dall´Abruzzo al Congresso Mondiale d'Esperanto

Una delegazione composta da dieci esperantisti, provenienti in maggioranza da Chieti, rappresenterà l´Abruzzo ai lavori dell´86mo Congresso Mondiale d'Esperanto che si svolgerà a Zagabria dal 21 al 28 luglio. Si prevede la partecipazione di almeno cinque mila delegati in rappresentanza di tutti i paesi della terra.

A parte le inevitabili interruzioni dei periodi delle due guerre mondiali, dal primo Congresso ch'ebbe luogo a Boulogne sur Mere (1905), si sono svolti ben 85 congressi mondiali esperantisti, due dei quali anche in Italia (Roma 1935, Bologna 1955), con intensi programmi culturali, dibattiti ed incontri professionali.

Il tema centrale di quest'anno è "Cultura dei dialogo 1 dialogo tra le culture", tema che riconferma l´impegno dei mondo esperantista per la democrazia linguistica e l´educazione trans-nazionale, non legata ad una definitiva visione dei mondo come con l´educazione realizzata attraverso una lingua etnica.

Parallelamente al Congresso esperantista, nella Città dei Ragazzi della capitale croata, in uno splendido scenario boschivo, si svolgerà il 34mo Congresso Internazionale dei bambini. Quei bambini, molti dei quali conoscono l´Esperanto sin dalla nascita, vivranno una esperienza nuova e scopriranno il meraviglioso mondo senza frontiere dove nessun Paese è straniero.

 

 

 

 

 

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