Prendendo spunto da un articolo di Nabila Taj recentemente pubblicato su Global Voices Online che riportava i commenti di alcuni blogger e scrittori marocchini che propongono il distacco totale dalla lingua francese in Marocco, e la sua sostituzione con l'inglese come seconda lingua, vorrei aggiungere il mio punto di vista su questo dibattito alquanto importante per l'intero Paese.

Il Marocco è indipendente ormai da quasi 55 anni, ma l'influenza francese è ancora chiaramente visibile, sentita, e percepita in quasi ogni ambito della vita quotidiana. La Francia sta promuovendo attivamente l'uso della propria lingua in Marocco, se non altro per gli enormi benefici economici che può trarne. Incolpare la Francia per questo sarebbe ovviamente da ipocriti, ma l'adozione quasi esclusiva del francese nel settore degli affari, dell'istruzione, della ricerca (nella misura in cui questa esiste), vista la globalizzazione in atto è decisamente assurdo e un errore strategico per il futuro del Paese. Mentre il mondo parla in inglese (o Glob-ish come ad alcuni piace definirlo) e sempre più in mandarino, in Marocco siamo felici di rimanere culturalmente ed economicamente soggetti ad una singola economia e cultura che alcuni dichiarano, non senza tutti i torti, in declino (è quanto pensano gli stessi i francesi).

Testo originale: On Promoting English As a Second Language In Morocco, ripreso da The Mirror: Hisham Khrib riflette su varie questioni legate a cultura, politica, attualità riguardo Marocco, Medio-oriente e l'ambito globale.

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