(AGI) Trento, 26 lug - "Le notizie che giungono da Roma in merito alle iniziative del governo per sanare la finanza pubblica si fanno sempre piu' insidiose e preoccupanti per il nostro territorio e ancor piu' per le comunita' di minoranza che lo abitano e che rappresentano uno degli elementi fondanti della nostra autonomia speciale." Le preoccupazioni delle minoranze linguistiche del Trentino-Alto Adige rispetto all'attuale difficile situazione nei rapporti fra l'Autonomia e il Governo nazionale sono state espresse oggi a Trento dai rappresentanti delle tre minoranze linguistiche presenti sul territorio regionale: ladini, mocheni e cimbri.
  "Alla luce delle recenti disposizioni, che costituiscono veri e propri attentati all'Autonomia della nostra regione", l'Assessore regionale per le minoranze linguistiche del Trentino-Alto Adige Luigi Chiocchetti e il collega ladino Florian Mussner, Assessore per la Scuola e la Cultura ladina della Provincia autonoma di Bolzano, hannoevidenziato i timori delle comunita' di minoranza rispetto al proprio futuro, esprimendo pieno appoggio alle azioni in difesa dell'Autonomia messe in campo dai presidenti Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder.
  Al'incontro con la stampa, oltre ai due assessori, erano presenti anche Cristina Donei, Procuradora Comun General de Fascia,Elsa Zardini, Presidenta Union generela di Ladins dla Dolomites, Albert Palfrader, President Lia di Comuns Ladins, Diego Moltrer, Assessore alle minoranze linguistiche Comunita' Alta Valsugana e Bersntol, Bruno Groff, Presidente Assemblea Mochena e Luca Nicolussi Paolaz, Sindaco di Luserna.
  "La mancanza di rispetto nei confronti dell'autonomia speciale si ripercuote anche sulle minoranze linguistiche insediate sul nostro territorio, e' stato detto oggi durante la conferenza stampa, un atteggiamento ingiusto, che contribuisce ad alimentare i sentimenti di ostilita' e le accusedi vivere una situazione di privilegio che giungono da parte della politica e dei cittadini delle altre regioni. Cosi', paradossalmente, a fronte degli appelli dell'Unione Europea affinche' vengano promosse e attuate iniziative volte alla valorizzazione e allo sviluppo della multiculturalita' e del plurilinguismo, in Italia si rischia di bollare come privilegio l'aver amministrato il territorio tutelandone la ricchezza culturale rappresentata dalle minoranze linguistiche, come hanno sempre fatto la Regione Trentino-Alto Adige/Sudtirol e le Province autonome di Trento e Bolzano".(AGI) Tn1/Bru