Conoscere troppo bene un idioma straniero, se non si lavora per il Dipartimento di Stato o per la Cia, è guardato con sospetto


Come si chiama una persona che parla tre lingue? Trilingue. Chi ne parla due? Bilingue. E chi parla una sola lingua? Americano. È una vecchia battuta, ma vera. Il rifiuto di imparare altre lingue, oltre all'inglese, è paragonabile solo a quella di noi italiani, perennemente fra gli ultimi nelle nazioni dell'Unione Europea in fatto di lingue. Neppure gli immigrati del mondo ispanico a sud della frontiera del Rio Grande hanno migliorato radicalmente il testardo "monolinguismo" degli americani.

È stato calcolato che in città come Miami, San Antonio, Los Angeles, dove si concentrano le massime comunità di "latinos", un immigrato dal Messico, da Cuba, dall'Honduras, da qualsiasi nazione dove si parli lo spagnolo, può nascere, vivere, sposarsi, lavorare, pagare le tasse, fare fortuna, mettersi nei guai, curarsi, professare la propria fede, giocare, morire ed essere sepolto senza conoscere una parola di inglese. Studiare e imparare davvero una lingua straniera è qualcosa che gli "anglo" considerano, più che una perdita di tempo, quasi un tradimento.
Leggi l'articolo di Vittorio Zucconi - repubblica.it