gen.05 Materiali

ALLARME LINGUA

Le istituzioni dell'Unione Europea facendo dell'inglese la lingua unica dell'Europa, violano i Trattati europei.

La scelta dell'inglese come lingua dominante procura notevoli privilegi sul piano economico e politico ai cittadini

dei quali è la madre lingua.

I cittadini dell'Unione europea di madre lingua diversa dall'inglese diventano stranieri nell'Unione e partecipano

sempre meno alla gestione democratica della "res publica" europea.

Le lingue europee, diverse dalla dominante, perdono sempre più importanza e l'identità culturale dei Paesi nei quali sono parlate è gravemente minacciata. Se l'Unione Europea non arresta la corsa al monolinguismo e non torna al pluralismo linguistico perde la sua legittimità e il diritto di esistere.

E' per questa ragione, che noi chiediamo ai cittadini europei di avvalersi di tutta la loro influenza politica per lottare

contro l'evoluzione dell'Europa verso il monolinguismo.

Lanciamo perciò un appello a tutti gli Europei amanti della libertà e desiderosi di conservare la loro identità e i

valori veicolati dalla loro lingua affinchè esigano dal Parlamento europeo, dal Consiglio dell'Unione,

dalla Commissione Europea:

1. La priorità della dimensione politica nella questione linguistica, aldilà di ogni considerazione tecnica e finanziaria.

2. Il rispetto della diversità linguistica e culturale nella elaborazione di tutte le politiche comunitàrie.

3. Un regime linguistico delle istituzioni europee, scelto secondo regole democratiche e trasparenti, previo un vero dibattito pubblico.

4. l'adozione d'una politica linguistica fondata sul principio di uguaglianza dei cittadini e, di conse guenza, di uguaglianza delle rispettive lingue e culture.

L'EUROPA SARA' MULTILINGUE O NON SARA:

L'appello lanciato dal Comitato Nazionale Allarme Lingua è stato tradotto in varie lingue e diffuso in tutta Europa. Per l'Italia è stato fatto proprio dall'Associazione Italiana Cultura e Sport, su proposta del presidente dell'AICS Abruzzo Ugo lezzi, che si è impegnata a portarlo in ogni angolo del Paese cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema lin­guistico europeo, per i più di non immedita compren­sione.

Il Comitato, che opera già da qualche anno a Chieti, dove è sorto, si rivolge a tutti coloro che hanno a cuore le lingue e le culture perché lo sostengano con la pro­pria adesione e collaborazione, contattando il coordina­tore Giorgio Bronzetti (tei. 0871-561301).

LA DIRIGENZA DI ALLARME LINGUA:

Marcello de Giovanni docente di storia della lingua italiana presso la facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Chietì-Pescara, presidente.

Sergio Ciancetta medico di base, vice-presidente.

Luciano Vitacolonna docente di semiologia presso la facoltà di lettere e filosofia dell'università di Chieti-Pescara, direttore generale.

Nicola Minnaja libero docente di analisi della materia, presidente del consiglio scientifico.

Renato Corsetti docente di psicolinguistica presso La Sapienza di Roma, relazioni internazionali.

Giorgio Bronzetti direttore dell'agenzia stampa Disvastigo, coordinatore

Emidio Mastrovecchio direttore del distretto sanitario di Chieti Scalo, consigliere

Alfredo de Sipio dirigente d'azienda, direttore amministrativo,

Andrea Gialloreto dottore di ricerca presso la facoltà di lettere dell'Università di Chieti-Pescara, consigliere,

Mario D'Alessandro direttore della biblioteca della facoltà di lettere dell'Università di Chieti-Pescara, consigliere.

Anna Maria Campogrande funzionario della Commissione europea, rappresentante di A.L. a Bruxelles.

Ugo Piras funzionario ASL, tesoriere