giugno 06 Il Corriere di Pianura

Appuntamento con l’Esperanto

Una lingua dall’aspetto neolatino, una lingua internazionale

L' appuntamento con l'Esperanto è ogni mercoledì alle 17.30 nella Casa del Popo­lo, in via Vecchia Comunale. Le lezioni sono cominciate i primi di aprile e sono tenute dalla professo­ressa M. Luisa Russo, presidentessa del Gruppo Esperantista Napoleta­no. La prof. Russo ci dice che questo è un anno importante per l'Esperan­to: alla fine di luglio - dal 29 al 5 agosto - si terrà a Firenze il Con­gresso Universale e già in questo mese la quota degli iscritti è più di

mille ed i parteci­panti provengono da ogni parte del mondo. Accostan­doci allo studio dell'Esperanto ci hanno sorpresi alcun i suoi aspet­ti e abbiamo fatto scoperte che ci sembrano interes­santi. Oggi si par­la tanto della Cina come di un gigan­te economico che avanza minaccio­so verso l'Occi­dente e di un paese, che si prepara alle prossime Olimpiadi. Ebbene, in Cina, sono molti gli studiosi di Espe­ranto. Studiando la storia di tale lin­gua, creata nella seconda metà dell'800 al medico polacco Zamen-hoff, siamo rimasti sorpresi leggen­do che furono Esperantisti scrittori come Tolstoj e Verne. Quest'ultimo fu presidente dell' Esperanto Klubo di Amiens e nel suo ultimo romanzo "Viaggio di studi", rimasto incom­piuto, dimostrava la necessità socia­le dell' Esperanto. (L'Esperanto si

propone come veicolo di pace e di ideali di fra­tellanza tra i popoli). Gandhi si espresse a favore dell'E­speranto, defi­nendolo "una lingua ausiliare mondiale per tutti i popoli. I poeti R. Tagore e S. Quasimodo -premi Nobel rispettivamente nel 1913 e nel 196S - sostenevano l'Esperanto e lo parlavano anche. Ai nostri tempi apprezzano tale lingua studiosi come i linguisti B. Migliorini e De Mauro e lo scrittore Umberto Eco. Que­st'ultimo ha dichiarato: "Ho studiato la grammatica dell'Esperanto ed ho constatato che è una lingua costruita con intelligenza e che ha una storia molto bella". Papa Giovanni Paolo II pronunciava sempre anche in lin­gua Esperanta i messaggi augurali natalizi e pasquali. Il presidente francese Chirac ha scritto nel 2002

che l'Esperanto "sarà un fattore pul­sante di armonia e comprensione tra i popoli". L'UNESCO ha ricono­sciuto nel 1954 e nel 1985 i vantag­gi della lingua Esperanto ed ha invi­tato gli Stati membri a promuovere studi sull'Esperanto nelle scuole. L'Accademia delle Scienze della Repubblica di San Marino e l'Acca­demia Cornelius in Svezia usano l'Esperanto come una delle lingue dei loro lavori. Varie università includono l'Esperanto nei corsi di linguistica. Siamo rimaste davvero sorprese di queste notizie sull'Espe­ranto e speriamo che esse possano "convertire" qualcun altro allo stu­dio dell'Esperanto. Le iscrizioni sono ancora aperte, le lezioni conti­nueranno ancora.

Anna Mele

Il Corriere di Pianura giugno 2006