I cinesi vogliono imparare le lingue straniere e per farlo sono disposti ad accogliere migliaia di insegnanti madrelingua e non (purché provenienti da altri Paesi) a braccia aperte. Il fenomeno sta conoscendo una felice evoluzione, visto che la richiesta di docenti dall’estero popola i principali siti di reclutamento cinesi.

Federica Milani, 24 anni e una laurea in lingue orientali a Newcastle (Inghilterra), vive e lavora a Pechino proprio grazie ai corsi di inglese e italiano che impartisce sia a bambini che a studenti universitari.

«In Cina c’è una vera e propria caccia ai docenti stranieri, tanta è la necessità di queste figure – spiega – Negli ultimi due anni ho insegnato inglese nelle scuole private e poi italiano a studenti universitari che sarebbero partiti per frequentare corsi nella Penisola».

L’offerta di lavoro per i formatori è alta anche in rapporto alla popolazione e alla crescita economica delle regioni cinesi (nonostante il Fondo monetario internazionale abbia leggermente ridotto le stime sul prodotto interno lordo per il 2013, dall’iniziale 8% all’attuale 7,8 per cento).

Leggi l'articolo di Barbara D’Amico - nuvola.corriere.it