15.02.05 Alto Adige

Perché non dare a cinesi lezioni d'esperanto?

La questione cinese: un mi­liardo di persone nel retroter­ra, 300 milioni lungo la costa occidentale; la Cina interna è addirittura irriconoscibile ri­spetto al tenore di vita vigen­te a Pechino,, Shanghai, Hong Kong; le 30 province hanno caratteristiche di stato diver­se, una propria identità e lin­gua. Gli stati europei, Fran­cia, Germania, Italia, con le recenti visite nel grande Pae­se asiatico, cercano di intensi­ficare i rapporti commerciali e imprenditoriali per ora nel­la limitata area demografica dei 300 milioni. Circa 500 im­prese italiane, tra cui la Thun di Balzano, il gruppo Leitner di Vipiteno, la Senfter di San Candido, la Loacker di Re-non, già operano "sul territo­rio cinese in settori diversi, dall'ambiente al tessile, ai mezzi di trasporto. Gli Usa vi esportano, fra l'altro, la tecno­logia, i cellulari e i Pc. Nei prossimi anni la Cina potrà diventare U più grande mer­cato mondiale. La Cina e l'Ita­lia hanno mantenuto per ben 34 anni rapporti commerciali, politici, culturali, che la re­cente visita del Presidente della Repubblica italiana ha inteso rafforzare, fra due Pae­si storicamente uniti. La Cina è famosa per i suoi 5000 anni di storia e per essere una del­le quattro civiltà più antiche del mondo. Nella maggior par­te della Cina ci si può com­prendere soltanto parlando ci­nese. L'ultima settimana di luglio Pechino ospitò l'89° con­gresso universale di esperan­to: 2031 partecipanti di 50 Pae­si convennero per usare prati­camente la lingua internazio­nale e così poterono comuni­care anche con quei cinesi che la conoscono. L'esperan­to potrebbe diventare il croce­via delle lingue, disse nel 1993 Umberto Eco. Dopo 2000 ore di studio dell'inglese (5 ore/settimana per 10 anni) i cinesi medi si esprimono bal­bettando; dopo 220 ore di espe­ranto, essi, in media riescono a comunicare: l'esperanto, fra l'altro, è affine alle lingue dette isolanti come il cinese appunto e in Cina viene inse­gnato nelle università.

Renzo Segalla BOLZANO

Alto Adige 15/2/05