Uno dei luoghi comuni più duri a morire circa l'esperanto è la mancanza di cultura e di letteratura. Convinzione di molti priva di fondamento, poiché nella sua storia il movimento esperantista ha visto crescere autori di prosa e poesia che hanno dato sempre maggiore lustro alla lingua.
Le prime opere in esperanto sono dello stesso Zamenhof, che presentando la propria lingua al mondo, aveva pubblicato anche traduzioni e testi originali in esperanto. Gli autori di riferimento nel mondo esperantista sono tanti: francesi (Waringhien), ungheresi (Kalocsay, Baghy), scozzesi (Auld) per citarne alcuni. Tanti scrittori provenienti da diverse parti del mondo e da diverse culture hanno creato una letteratura che si caratterizza per varietà di temi, di storie, di stili. L'esperanto è multiculturale.