I Reverie, gruppo italiano nato nel 1996 per realizzare musica attingendo afonti antiche italiane, europee, mediterranee rielaborate attraverso una sensibilità contemporanea. I testi sono caratterizzati da frequenti sperimentazioni linguistiche (italiano, friulano, inglese, esperanto) ed esplorazioni letterarie (Shakespeare, Pasolini ed altri poeti contemporanei). Revado, il quinto album di questo ensemblenasce da questi presupposti e propone all'ascoltatore un abbraccio simbolico tra i cinque continenti. Un viaggio, dal Sahara alla Via della Seta, dai tramonti del grande Nord alle profondità dell’oceano: una galleria di immaginidipinte con la musica e raccontate con l’esperanto da Fanny Fortunati, Fulvia Borini, Alberto Sozzi, Valerio Vado e Daniele Defranchis. Abbiamo incontrato Valerio Vado, compositore, chitarrista e fondatore del gruppo .


MR. Quando vi siete avvicinati all'esperanto e in quale contesto è partita l'idea di un doppio cd?


VV. Ci siamo avvicinati all'esperanto ormai nel 2006, grazie all'incontro del tutto fortuito con l'esperantista Andrea Fontana, amico di Alberto Sozzi, il nostro clarinettista/polistrumentista.

Parlando insieme, ci è venuta l'idea di unire il nostro esperanto musicale (ci piace ispirarci ai più disparati stili musicali per unirli in qualcosa di - speriamo - nuovo e piacevole) all'esperanto vero e proprio. Tieni presente che noi musichiamo testi in italiano, friulano e inglese, per cui eravamo già abituati ad un minimo di "sperimentazione linguistica". L'unico dubbio prima di iniziare la collaborazione con Andrea era dato dal grado di eufonia dell'esperanto, ma devo dire che dopo aver ascoltato alcuni esempi di musica in esperanto fornitici da Andrea questa perplessità è stata fugata.

Io e Andrea abbiamo quindi scritto a quattro mani (rapidamente e con grande facilità) i nostri primi due brani in esperanto, "Kiam alvenos la Fino" e "Plurestantaj memoroj". Il risultato ci è sembrano molto soddisfacente, e le loro versioni primigenie sono state pubblicate come "bonus tracks" nel nostro cd del 2008 "Shakespeare, la donna, il sogno", ottenendo riscontri decisamente positivi sia da parte di fruitori esperantisti, sia da parte di fruitori non-esperantisti.


MR. Come è nato il vostro album?


VV. Proprio l'ottimo riscontro del pubblico ed i commenti di Floreal Martorell della Vinilkosmo ci hanno spinto a proseguire la collaborazione, ed a pensare quindi alla realizzazione di un album totalmente in esperanto.

Abbiamo quindi "messo a fuoco" le nostre intenzioni nel realizzare un cd del genere, che ti riassumo in due punti:

- espandere l'attività di Reverie nell'ambito esperantista;

- avvicinare all'esperanto il pubblico non-esperantista.

Per fare questo, ci siamo resi conto che un doppio cd, contenente anche le versioni in italiano dei brani in esperanto, sarebbe stato più utile. Infatti i non-esperantisti potranno confrontare con una lingua conosciuta le sonorità della lingua esperanto, saggiarne l'effettiva eufonia e magari cominciare a studiarlo; invece qualche esperantista magari si incuriosirà e vorrà scoprire le produzioni precedenti di Reverie...

Nel frattempo, nel 2009 abbiamo trovato anche un editore: Ilario Calì delle edizioni musicali Alosibla/DownBridge Publishing. Devo dire che non abbiamo avuto alcun vincolo dal punto di vista creativo ed, anzi, abbiamo potuto registrare le parti vocali e mixare il disco presso il loro studio di registrazione, con tecnologie decisamente più "avanzate" di quelle in nostra dotazione.

Per le versioni italiane dei testi, ci siamo avvalsi dell'aiuto dell'amico ed esperantista Pier Luigi Cinquantini, che cogliamo l'occasione per ringraziare.


MR. Sul vostro sito preannunciate di partecipare ad alcune importanti
manifestazione esperantiste con alcune esibizioni dal vivo. Il vostro
cd come è stato accolto dal pubblico, esperantista e non?



VV. Il cd è fresco di pubblicazione, quindi attendiamo con curiosità e trepidazione il responso del pubblico, esperantista e non... Comunque, possiamo dirti che abbiamo presentato in anteprima i brani del cd in aprile all'IJF a Pornassio e il pubblico ha apprezzato molto la nostra proposta, per cui credo che anche il cd abbia qualche "chance". Infatti non vediamo l'ora di intraprendere questo tour estivo esperantista, così da avere un contatto e quindi un confronto più diretto con gli ascoltatori.