Nuove disposizioni in difesa della lingua- torna il ricordo di Bruno Migliorini grande paladino dell´italiano Il Parlamento discuterà nei prossimi giorni delle misure di tutela della lingua italiana "bene culturale non meno importante delle pinacoteche" e al contempo bene sociale che va difeso dall´infiltrazione di tutte le espressioni incongrue e disorientanti e dagli abusi di termini stranieri non necessari. Si prevede, come punto centrale, l´approvazione del disegno di legge n. 993, promosso dal sen. Andrea Pastore, Presidente della Commissione Affari Costituzionali e da altri 50 senatori, con cui si istituisce il Consiglio Superiore della Lingua Italiana con l´incarico di sovrintendere alla tutela, alla promozione e alla diffusione della lingua italiana in Italia e fuori d´Italia, ed alla politica nei confronti delle lingue straniere. Di gran rilevanza uno dei compiti maggiori del Consiglio: " promuovere l´arricchimento della lingua con lo scopo primario di mettere a disposizione termini idonei ad esprimere tutte le nozioni del mondo attuale, assicurando la presenza dell´italiano nelle nuove tecnologie dell´informazione e della comunicazione".  Teoricamente sul cartellone dei lavori di un edificio pubblico in ristrutturazione non vi dovrebbe essere più scritto "Realizzazione nuovi layout" e non vi dovrebbe più essere una legge sulla "privacy" e così la cafonata, non sappiamo come definirla altrimenti, del "question time" della Camera. Questo insorgere contro l´abbandono completo della lingua avviene in difesa non solo dei valori nazionali ma soprattutto di quelli democratici in difesa del cittadino italiano smarrito, per il quale oggi risulta difficile persino aprire un giornale. E il rinascere di questo desiderio di protezione dell´italiano ci riporta alla memoria un grande difensore della lingua, Bruno Migliorini, ritenuto uno dei più grandi linguisti che abbia avuto l´Italia, autore tra l´altro della magnifica Storia della Lingua Italiana, unica opera del genere fino agli anni 60. Lucio D´Arcangelo, nel suo articolo a 6 colonne "L´orgoglio di parlare italiano" apparso il 24 aprile nella pagina culturale de Il Tempo per annunciare la discussione del disegno di legge, fa riferimento all´impegno di Migliorini per la tutela della lingua, che avrebbe con lui acquistato basi scientifiche, e come egli si adoperasse ad italianizzare correttamente i termini stranieri prima che si diffondessero in modo ibrido (come "apprendistato" coniato da Migliorini al posto di "apprendissaggio" o "autista" al posto di "chauffeur"). Nella stessa linea di difesa della lingua si colloca l´appassionata azione di Migliorini per l´adozione della lingua non territoriale esperanto, una sorta di indoeuropeo ricostruito che poteva fare da cuscinetto salva-lingua per le lingue etniche. Giorgio Bronzetti