La diversità linguistica è uno straordinario patrimonio di cui l’opinione pubblica non è ancora pienamente consapevole. Una ben radicata lettura del mito di Babele ne cristallizza la rappresentazione riducendola per la doxa a ostacolo al progresso tecnico e scientifico e alla governabilità dei territori e delle società, a costo inutile per l’individuo come per le comunità.

Fortunatamente, questa visione eccessivamente semplificatrice non è la sola. In alcuni casi la diversità
linguistica viene tollerata o accettata, più o meno coerentemente, in nome del rispetto dei diritti umani.
Altrove viene associata alla biodiversità e, come tale, sembra suscitare curiosità e attenzione presso un
più vasto pubblico. In certi casi, la preservazione della diversità linguistica è vista in modo ancor più
positivo e concreto: come uno scudo contro le egemonie culturali e politiche, contro il monolitismo
linguistico ed epistemologico e in favore di un arricchimento delle capacità interpretative del soggetto e
delle sue capacità relazionali. Quest’ultima lettura, se approfondita e correttamente divulgata, porta a un
salto di qualità: dalla protezione alla promozione della diversità linguistica. Non si tratta più solo di
impegnarsi affinché non venga disperso tale patrimonio di civiltà: si tratta di scommettere su di esso per
sperimentare nuove forme di convivenza e sviluppo.

In tale ottica, le Quinte Giornate dei Diritti Linguistici, che costituiscono una tappa del convegno
itinerante su “Plurilinguismo e mondo del lavoro”, saranno l’occasione per conoscere e dibattere
intorno alle iniziative e alle imprese generate dall’istanza di protezione/promozione della diversità
linguistica, e alle relative figure professionali.

Attraverso alcune conferenze, diverse sessioni tematiche di comunicazioni e uno spazio per poster e
stands, il convegno consentirà di far conoscere a un pubblico di specialisti e non specialisti (studenti,
amministratori locali, imprenditori ecc.) e quindi a diffondere, su più vasta scala, ragioni, fondamenti e

dinamiche delle azioni più efficaci e all’avanguardia nel campo della promozione della diversità
linguistica, dentro e fuori l’università. Sempre con taglio fortemente interdisciplinare, il convegno
esplorerà anche le criticità, le resistenze contro cui si scontra il discorso a favore della diversità
linguistica e del plurilinguismo.

Sulla base di queste premesse, durante il convegno saranno affrontati i seguenti temi (lista non
esaustiva):

- Argomentazione del plurilinguismo
- Diversità linguistica e globalizzazione
- Plurilinguismo, reti di relazione, sviluppo locale
- Plurilinguismo, economia e qualità della vita
- Diversità linguistica e governance del territorio
- Diversità linguistica e innovazione tecnica e scientifica
- Professioni, operatori e attori della diversità linguistica
- Istituzionalizzazione della promozione della diversità linguistica in Italia, Europa, Mediterraneo:
associazioni, scuole, enti locali
- Plurilinguismo tra università e mondo del lavoro: certificazioni, centri linguistici, centri di ricerca
- Divulgazione della diversità linguistica d’Europa e del Mediterraneo