«Non imparare il latino significa disimparare le lingue moderne; organizzare la sparizione degli studi che permettevano di mantenere un buon legame della lingua e cultura latina nei ragazzi europei, vuol dire organizzare la cancellazione della lingua e della cultura europee». Il j’accuse arriva d’Oltralpe e da nomi prestigiosi, accademici e letterati che vedono nell’allontanamento della lingua dei romani dai curriculum scolastici un imbarbarimento che sta impoverendo la cultura e la scuola. L’emergenza è ormai decennale: due "big" dell’intellighenzia europea come il matematico Laurent Lafforgue e l’oncologo Lucien Israël nel 2000 avevano pubblicato un articolo su Le Monde chiedendo «il latino obbligatorio negli studi letterari europei».
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