SENATO DELLA REPUBBLICA
COMUNICATO STAMPA Un'interrogazione del Senatore Lucio Zappacosta al Ministro Buttiglione sulla discriminazione linguistica nell´UE
Chieti, 26 giugno 2002
Il Senatore Lucio Zappacosta (An), eletto nel collegio di Chieti-Sulmona, ha depositato questa mattina presso la Presidenza di Palazzo Madama una interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro delle Politiche Comunitarie, on. Rocco Buttiglione, per conoscere la posizione del Governo sulla discriminazione linguistica praticata da organizzazioni internazionali finanziate dall´Unione Europea.
«l´articolo 21 della "Carta Europea dei Diritti" - spiega il Sen. Zappacosta - vieta qualsiasi discriminazione, facendo esplicito riferimento anche alla discriminazione linguistica: tuttavia la Commissione Europea la pratica indirettamente, finanziando un gran numero delle 2500 organizzazioni internazionali che pubblicano regolarmente offerte di lavoro soltanto per parlanti inglese per nascita. Quando numerose interrogazioni presentate al Parlamento Europeo hanno sollevato il problema, il presidente Prodi non ha preso una posizione ufficiale, chiamando in causa il governo belga, in quanto la maggior parte di queste organizzazioni ha sede a Bruxelles. Alla ferma presa di posizione dei ministro belga delle Pari Opportunità, Laurette Onkelinx, le organizzazioni internazionali hanno semplicemente modificato i bandi di concorso richiedendo una "perfetta conoscenza dell´inglese", non mutando sostanzialmente la propria posizione. L´allarme sul predominio della lingua inglese è ormai generalizzato e linguisti di chiara fama ritengono che entro breve tempo scompariranno il 90% delle lingue parlate al mondo: una perdita culturale enorme, paragonabile all´estinzione di una specie vivente: per questo posso affermare che si tratti di una "catastrofe ecologica", così come l´hanno definita gli esperantisti di tutto il mondo, che tengono alta la guardia contro le discriminazioni di questo genere. Ritengo comunque che sia discriminatorio il modo dì procedere di organizzazioni pagate con gli stanziamenti di tutti gli Stati membri dell´Unione Europea: perciò chiedo anche al Ministro per le Politiche Comunitarie se condivida la mia impostazione e quali misure adotterà per evìtare tale discriminazione»
l´Addetto Stampa
(per maggiori informazioni si può contattare il numero 347.3365308)