Partire è un po' morire e, per questo, gli arrivi, o meglio, i ritorni sono più graditi. Soprattutto se si tratta di un libro. Grazie al lavoro di Giovanna Licciardello e al contributo Fei-Fondo Marelli, è finalmente disponibile “L'Esperanto oggi”, rielaborazione e aggiornamento di “Esperanto - Dati e Fatti”.
Dopo una breve introduzione, il lettore viene introdotto al problema linguistico attraverso dati, curiosità e schede informative, evidenziando l'attuale squilibrio tra costi e vantaggi delle attuali politiche in seno all'Unione Europea come alle Nazioni Unite. Come ha dimostrato François Grin, professore dell’ università di Ginevra, “un importo ancora superiore, 25 miliardi di euro (…) sarebbero risparmiati ogni anno se in Europa gli stati coordinassero le loro politiche d’insegnamento delle lingue nel pieno rispetto del plurilinguismo e completandole con una lingua non etnica e imparziale come l’esperanto”.
La nascita del mondo esperantista viene quindi contestualizzata nella storia europea: se già nel Seicento filosofi e matematici si interessavano all'idea una lingua universale, nell’Ottocento la società era alla ricerca di uno strumento che potesse, parallelamente ai grandi miglioramenti tecnologici, velocizzare e portare su scala planetaria le comunicazioni.
L'esperanto viene analizzato nel libro da diversi punti di vista: il suo sviluppo e le sue realizzazioni, i riconoscimenti e, soprattutto, la cultura. L'opera può essere considerata un'ottima lettura, sia peril piacere stesso di leggere sia per avere un'idea più approfondita e organica dell'esperanto.