Roma - Il Consiglio dei Ministri di oggi, su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni Fitto, ha impugnato la l.r. n.11 del 7/4/2009 ''Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico del Piemonte'' della Regione Piemonte. La legge e` volta a parificare il dialetto piemontese con le lingue minoritarie ''occitana, franco-provenzale, francese e walser'', conferendo quindi il medesimo tipo di tutela: la legge nazionale 482/99, infatti, non comprende il piemontese tra le lingue ritenute meritevoli di tutela.

La legge prevede l`istituzione del Registro regionale delle associazioni e un'apposita Consulta permanente con compiti di osservatorio e di proposta nei confronti della Giunta regionale.

La norma approvata eccede tuttavia, secondo il Governo, le competenze regionali: secondo l'art. 6 della Costituzione, "la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche'', dando al solo legislatore statale la titolarita' del potere d'individuazione delle lingue minoritarie protette.

Per Gariglio, presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Gariglio, che auspica che la Corte Costituzionale non accolga il ricorso, e` "incredibile che si impugni la legge regionale a sostegno del piemontese con la motivazione che la lingua non e' riconosciuta a livello nazionale".