L'Associazione Esperantista Mondiale partecipa ogni anno con entusiasmo alle celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna. Questa giornata è l'occasione per fare il punto sui risultati raggiunti nell'obiettivo della rimozione della discriminazione delle donne e delle ragazze e per riaffermare i loro diritti all'uguaglianza. Ed è anche l'occasione per riflettere sulla lunga strada ancora da percorrere verso la parità.

L'emergenza sanitaria generata dal Covid-19 ha riguardato in modo particolare le donne, che sono state colpite sotto molti aspetti: economico, lavorativo, familiare. La pandemia ha aumentato le disuguaglianze esistenti e rischia di vanificare almeno in parte i progressi degli ultimi decenni in materia di pari dignità.

 

L'emergenza Coronavirus ha reso più evidente il peso sproporzionato che grava sulle donne e la loro vulnerabilità di fronte a varie forme di discriminazione e violenza, ma ha anche mostrato la loro forza e il loro insostituibile ruolo nella società. Le donne impegnate in ruoli di direzione politica in alcuni Paesi del mondo si sono messe in luce tra gli esempi migliori di efficacia nella lotta contro la pandemia. Le organizzazioni locali per i diritti della donna, le associazioni delle donne e i movimenti femministi internazionali non hanno interrotto il loro impegno: hanno reagito con forza alla crisi e in alcuni Paesi hanno perfino raggiunto risultati d'importanza storica.

Anche nella comunità esperantista il bisogno della pari dignità viene avvertito sempre di più: tale tema è diventato centrale in discussioni di rete, gruppi di lavoro, conferenze, progetti. In particolare all'interno della gioventù esperantista le donne, nel ruolo di dirigenti e attiviste, mostrano la loro elevata capacità di lavorare in gruppo e di essere motori di cambiamento.

In questa Giornata Internazionale della Donna, riconosciamo l'altissimo valore del contributo delle donne e allo stesso tempo evidenziamo la necessità di lavorare con forza per superare la disparità che ancora esiste nella rappresentanza del nostro movimento, creando una cultura che sia più inclusiva. Già nei primi momenti della sua storia il movimento esperantista ha avuto lo scopo di essere un luogo in cui “persone con persone” si incontrano, si conoscono e imparano l'una dall'altra, superando i confini nazionali e le barriere linguistiche. In questa aspirazione alla diversità, la dimensione di genere non deve essere dimenticata.

La lingua internazionale Esperanto rappresenta un'occasione unica per un dibattito davvero mondiale sulla strada da seguire – attraverso un dialogo effettuato per mezzo di una lingua universale, che tocchi tutti i Paesi e i continenti e che contribuisca direttamente a una comunicazione inclusiva e aperta tra la società civile di tutto il pianeta - , un dibattito fondamentale per le finalità delle Nazioni Unite.