Nel 2007, Rat-Man, il più grande eroe MARVEL vivente, aveva iniziato a parlare in Esperanto. Due anni più tardi, anche Diabolik ci ha raccontato la sua prima avventura ("La Reĝo de la Teroro", il re del terrore) nella lingua verde. La collana del progetto Romeo tornerà presto con nuove pubblicazioni: Daniele Binaghi, ideatore e responsabile dell'iniziativa editoriale, ci ha offerto alcune anticipazioni.

MR: Daniele, puoi tracciare un bilancio del progetto Romeo?

Il progetto RoMEo è nato, come sai, dal semplice desiderio di tradurre strisce di Rat-Man in esperanto. Il successo che riscontrarono sulle riviste nelle quali vennero pubblicate mi convinse a provare, con un bel po' di testardaggine, a realizzare la pubblicazione di un intero albo a fumetti, con storie tradotte e tutta una serie di contenuti che servissero a presentare degnamente l'opera ed il suo autore. Ora le copie di Rat-Man in esperanto, ormai rarissime (credo ce ne sia ancora qualche decina in Francia, ma in Italia sono esaurite) vengono offerte all'asta su eBay a prezzi che a volte superano i 100 euri! La grande accoglienza che ha ottenuto ci ha (e qui parlo dei vari collaboratori del progetto, IEJ in testa) spinto a proseguire il lavoro, e la scelta è caduta su Diabolik, altro grande successo del fumetto italiano. Tutto è filato molto più liscio, grazie all'esperienza accumulata in precedenza, e sia Astorina (editore di Diabolik e detentrice dei diritti) sia il Diabolik Club hanno deciso di collaborare con noi. A distanza di un anno, usciamo ora con non uno ma due fumetti nuovi: il primo, stampato in un volumetto di 144 pagine, è Lupo Alberto, di Silver, forse il fumetto umoristico italiano che ha avuto più successo all'estero; il secondo, in versione PDF presto scaricabile gratuitamente dal sito del progetto RoMEo, è "Lasta lekcio en Gotingeno" (Ultima lezione a Gottinga), di Davide Osenda, una bella storia acquarellata sulla teoria degli infiniti di Kantor.

MR: Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate finora?

 Le difficoltà sono di varia natura, ma per fortuna tutte possono essere superate con un minimo di perizia, che si apprende col tempo. Sicuramente, la cura delle edizioni precedenti ci ha permesso e permette di "presentarci" bene ad autori ed editori, che - buona notizia - fino ad ora peraltro non sono mai stati diffidenti nei confronti dell'esperanto (ovvero: è una lingua come un'altra, per loro... sarà che forse il lato commerciale è pure importante, ma visti i numeri e le cifre di cui si parla direi che quello che è importante è dimostrare di voler fare una cosa bene e di averlo già saputo fare in precedenza): all'inizio ho dovuto lavorare molto per convincere della bontà della nostra proposta, ora le cose sono molto più rapide ed indolori.

Ci sono poi i problemi di natura linguistica, che si appalesano specialmente quando si tratta di tradurre fumetti umoristici (lo si vede anche solo contando quanti sono i collaboratori, tra traduttori e revisori, di Lupo Alberto rispetto, per esempio, a quelli di Diabolik): battute che non reggono, o che perdono di significato, nella traduzione; suoni onomatopeici che spesso sono inventati o, quanto meno, italianizzati; parole che rischiano, in esperanto, di assumere tutto un altro significato. Giusto per farti capire: le 117 tavole che abbiamo presentato (assieme alle prime 64 strisce) sono state accuratamente selezionate da più di 6 raccolte diverse, proprio per cercare di evitare a priori quanto più possibile questi problemi. Ed il lavoro preparatorio fatto su parole onomatopeiche ed interiezioni varie ci ha permesso finalmente di creare un elenco serio delle stesse, che ancora in esperanto non esisteva, e che ci auguriamo possa essere utile anche ad altri oltre che a noi

MR: Non c'è due e senza tre... ma non si corre il rischio di "saturare" il mercato esperantista?

In realtà, come detto, non c'è due senza quattro: sono due i fumetti che presentiamo, in contemporanea, questa volta. Quello di Davide Osenda è molto particolare, e molto bello; ma, a causa del costo di una pubblicazione a colori, che sarebbe indispensabile, abbiamo pensato di proporlo in formato elettronico gratuitamente, per vedere se il pubblico è interessato; se otterremo un riscontro positivo, allora parleremo eventualmente di una versione stampata.

Il rischio della saturazione l'ho ben presente, ovviamente. Il mercato esperantista è piccolo, e ultimamente anche i costi di spedizione hanno cominciato ad influire parecchio sulle scelte editoriali (forse bisognerebbe migliorare il sistema di distribuzione, troppo spesso ancora molto semplicistico, quasi naïf). Il fatto di curare molto queste edizioni, non limitandoci a semplici traduzioni magari affrettate delle tavole ma aggiungendo presentazioni dei personaggi e del contesto in cui sono nati, schede degli autori e, quando possibile, contenuti speciali - in Rat-Man c'era una storiella sull'esperanto; in Lupo Alberto ci saranno ben due vignette ispirate alla Lingua Internazionale di Zamenhof -  ci permette di rivolgerci anche ad un pubblico di appassionati che, pur non conoscendo la lingua, desiderano comunque non lasciarsi scappare l'occasione di inserire un pezzo prestigioso nella loro collezione (un esempio per tutti: lo scorso anno, vari membri del Diabolik Club ci chiesero di poter acquistare anche l'albo di Rat-Man, poiché faceva parte della stessa collana del libretto del loro personaggio preferito).