Sabato 15 maggio a Prato si è svolta la presentazione del libro "Via Zamenhof, creatore dell'esperanto" di Roman Dobrzynski. La manifestazione ,organizzata dalla Federazione Esperantista Italiana e coordinata dal delegato regionale toscano Leonardo Pampaloni, è stata ospitata dalla sala conferenze della Biblioteca comunale Lazzerini, da qualche mese riaperta al pubblico in un nuovo spazio bello e funzionale, dove la traduttrice Michela Lipari ha parlato del "nipote" e del "nonno" Zamenhof sottolineando, attraverso la lettura di alcuni brani, contenuti e vicende particolarmente interessanti, quali l'occupazione di Varsavia, la vita nel ghetto, il collasso del comunismo, storie dell'esperanto e degli esperantisti. "
Via Zamenhof, creatore dell'esperanto", già tradotto già in dodici paesi, nasce dall'idea del regista e scrittore Roman Dobrzynski di intervistare il professor Louis Christophe Zaleski-Zamenhof, nipote di Ludwik Lejzer Zamenhof, l'iniziatore dell'esperanto. Il libro, che abbraccia oltre 60 anni di storia europea offrendone un brillante spaccato, dedica molte pagine alla storia e all'evoluzione dell'esperanto nonché alla vita dell'illustre nonno, di cui, nella prefazione di Davide Astori, si ricordano le celebri parole: "Se non fossi ebreo del ghetto, l'idea di unire oppure no l'umanità non mi avrebbe sfiorato, o almeno non mi avrebbe così costantemente ossessionato durante tutta la mia vita."