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In Cina l'Esperanto non è una novità e le notizie degli ultimi mesi
confermano un vivo interesse verso un'alternativa all'inglese. Radio
Cina Internazionale (http://esperanto.cri.cn), infatti, già da molti
anni trasmettere regolarmente via onde corte programmi nella lingua
iniziata dal polacco Zamenhof. Non si tratta di una questione meramente
linguistica ma politica nel senso più stretto del termine. Negli scorsi
giorni Cina e Giappone hanno abbandonato il dollaro per i loro
interscambi commerciali.
In questi giorni l'Università di Zaozhuang ha deliberato la fondazione
di un Museo Internazionale per tutelare la conservazione del
patrimoniale culturale esperantista, non solo letterario. Al mondo
esistono diverse realtà nate con questo fine, tra cui il Museo di
Esperanto di Vienna, sede della più grande raccolta di lingue
artificiali e di una biblioteca per ricerche di progetti linguistici.
(a lato: L'università di Zaozhuang, fonte: liberafolio.org)
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Il 2012 è un anno molto importante per gli aderenti al movimento per la
lingua internazionale Esperanto, ricorrendo i 125 anni dalla
pubblicazione della prima grammatica della stessa. Secondo una
affermata consuetudine, che prevede che la manifestazione sia
organizzata un anno in Europa e nel seguente in una città del resto del
mondo, quest'anno il Congresso Universale di Esperanto avrà luogo nel
vicino Vietnam. Pechino, tuttavia, può vantare di aver ospitato l'evento
per ben due volte a Pechino, nel 2004 e nel 1986. Sempre in Cina,
inoltre, mercoledì 11 gennaio nascerà l'Università dell'Esperanto, con
corsi universitari e conferenze.