Dichiarazione del Segretario dell'Associazione Radicale Esperanto.

ROMA, 10 OTTOBRE 2012 - "Il plurilinguismo è la Weimar delle lingue e sta imponendo la dittatura linguistica anglofona, questo è un fatto di cui si deve prendere atto al di là delle buone intenzioni" - sono queste le parole di Giorgio Pagano, segretario dell'Associazione Radicale Esperanto, in occasione dell'apertura a Roma della III Assise europee del plurilinguismo.
Secondo Pagano, infatti, il crescente predominio della lingua inglese dimostra il carattere illusorio e svuotato nei fatti dell'idea di "plurilinguismo" portata avanti dall'Osservatorio europeo che organizza l'evento di Roma.
Da 25 anni l'Era onlus si batte per la salvaguardia delle diversità linguistico-culturali e per l'affermazione della Lingua Internazionale, conosciuta come Esperanto, come lingua federale europea e lingua comune della razza umana, contro ogni dominazione e schiavismo linguistico di super-popoli o super-razze di turno.
E, a proposito delle origini transalpine dell'Osservatorio, Pagano aggiunge: "Colpisce che siano proprio i francesi, unico popolo dell'Unione Europea ad aver fatto una rivoluzione popolare e ad avere istituito una democrazia, a non aver ancora compreso il problema e l'autentica soluzione."