Venerdì 16 e sabato 17 novembre 2012 si è tenuto il Convegno “L’italiano in Svizzera: lusso o necessità?”, organizzato dall’Istituto di italianistica dell’Università di Basilea e dall’ASRI (Ass. Svizzera per i rapporti culturali ed economici con l’Italia) presso il Rathaus e l’Aula dell’Università di Basilea. Tra le autorità sono stati presenti per la Svizzera il segretario di Stato per la formazione e la cultura – Mauro Dell’Ambrogio – e il consigliere di Stato Manuele Bertoli e per l'Italia Carla Zuppetti, nuovo ambasciatore d’Italia a Berna (già viceconsole per diversi anni a Basilea.
Il plurilinguismo, instaurato nel 1848 dai padri della Costituzione della Confederazione Svizzera, è sempre stato considerato come irrinunciabile per la coesione del Paese. I partecipanti al Convegno, preoccupati del lento ma progressivo deprezzamento dell’italiano in Svizzera, hanno iniziato una petizione per sollecitare, quindi, con insistenza il Consiglio Federale a intraprendere le misure necessarie per combattere contro questo inquietante sviluppo. In modo particolare è da garantire che le lingue nazionali della Confederazione abbiano una chiara prevalenza rispetto ad altre, inglese incluso. Di particolare interesse è l’immediata reintegrazione di un delegato addetto al plurilinguismo, il quale deve possedere appropriate competenze ed essere sostenuto con adeguate risorse finanziarie.
Il Convegno è stato un'utile riflessione prima dell'Assemblea plenaria costituente del Forum per la salvaguardia della lingua italiana in Svizzera, indetta dal Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport della Repubblica e Cantone Ticino. La manifestazione si svolgerà venerdì 30 novembre a Zurigo