I FRANCESI PROTESTANO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DI CUI SOFFRE LA LORO LINGUA.
I francesi protestano contro l’uso obbligatorio dell’inglese sul posto di lavoro: conferenza stampa al Palazzo Bourbon di sindacati, associazioni di difesa del francese e parlamentari sul diritto dei lavoratori francesi di lavorare in francese in Francia.
Tema della conferenza :
Gli attacchi con l’uso della lingua francese nelle imprese, rivelatore di discriminazione linguistica e di nuove minacce sull’impiego
L’incontro ha visto la partecipazione di quasi tutti i sindacati francesi appoggiati da ‘Fraternité francophone intenationale’ (FFI- France) et ‘Avenier de la langue française’ (ALF) per la prima volta insieme per affermare il diritto di lavorare in francese in Francia. Un movimento che parte dalla base, da responsabili sindacali di diverse imprese ’mondializzate’ situate in Francia. (CFTC, CGT-Alcatel, UDPA-UNSA-Axa, SNB-CFE-CGC-Socgen, CFE-CGC-Marchés financiers, «moderati» in tribuna da un patron del PME (piccola e media industria), 30 colleghi di questi sindacati e di altri (CFDT, SCENRAC-CFTC-Educnat, Personnels de bord d’Air France ecc). In presenza di una delle confederazioni (CFTC) e con un messaggio di solidarietà d’ un’ altra (CGT),
e da parte di due dei più importanti sindacati del Québec: la « Confédération des Travailleurs du Québec » (FTQ) e la « Centrale des Syndicats démocratiques » (CSD). Questi messaggi sono stati molto apprezzati, poiché l’ esempio e l’ evoluzione del Québec sono seguiti con vivo interesse dalle associazioni francesi.
Notevole coro di proteste, al quale si sono uniti degli ufficiali superiori a proposito dell’ inglese imposto nell’ esercito in nome dell’ interoperabilità tra le forze dell’ ONU, dei ricercatori scientifici (CNRS, INSERM), dei traduttori (STF) in ansia per l’ eventuale ratifica degli accordi di Londra sui brevetti europei e anche degli alti funzionari di 4 ministeri tra cui quello del Lavoro e degli Affari Sociali.
Il Parlamento era pienamente d’ accordo, poiché il deputato Jacques Myard (UMP) ha introdotto l’incontro in nome della Rappresentanza nazionale con un discorso breve e molto incisivo e M. Hage (PC) vi era ufficialmente rappresentato, i signori Legendre (UMP) e André Bellon (PS) erano fisicamente presenti e il senatore Philippe Marini si è rallegrato che l’ approvazione della sua proposta di legge complementare alla legge Toubon è stata plebiscitaria.
La ripresa di questa proposta votata all’ unanimità dal Senato nel 2006, affossata dall’ Assemblea, è stata richiesta nel documento finale di questa conferenza stampa.
Oltre a FFI e ALF, che hanno organizzato l’incontro, erano presenti e rappresentate da loro militanti tutte le altre associazioni di sostegno del francese: AFAL, AFRAV,, Alliance francophone, ASSELAF, CLEC, DDC, « Défense de la langue française » (DLF). che da anni avvertivano: ‘Oggi emarginano la vostra lingua, domani emargineranno i vostri lavoratori!’.
Alte personalità avevano scritto o telefonato il loro appoggio senza riserve. Fra loro: tre immortali: i signori Maurice Druon, Segretario onorario a vita, Erik Orsenna e Jaen d’ Ormesson; poi il linguista Claude Hagège e lo scrittore Dominique Noguez, presente in sala.
La vera sorpresa sono stati i media, doverosamente allertati da tutti gli organizzatori. Sforzi ben ricompensati dalla presenza sia della carta stampata che della radio e della televisione. Molti giornalisti assenti hanno già parlato o parleranno sulla base dei documenti distribuiti o spediti. Media molto interessati: una ventina d’ incontri con nostri responsabili sindacali o associativi. Tra loro parecchi della BBC radio e televisione, della Canadian Broadcasting Corporation e di una americana. I media anglosassoni sembrano essersi accorti che succede qualcosa in Francia, che questo imprevedibile popolo francese dice ancora ‘no’ e che si prepara forse un’ altra volta, come Gulliver del loro J. Swift, a strappare con un solo potente colpo, tutti i piccoli picchetti ai quali avevano attaccato i suoi capelli uno a uno durante il sonno per mantenerlo coricato.
La stampa e il pubblico hanno potuto capire, e applaudire parecchie volte, ciò che bolle nel mondo del lavoro, le grida silenziose della Grande Muta (la Francia) incatenata dall’ ONU, gli urli dei traduttori di brevetti europei che non si vogliono tradurre,la Francia che soffre ancora troppo in silenzio nei nostri ambienti scientifici sterilizzati all’ angloamericano, che protesta nei nostri ministeri ai quali – gli alti funzionari venuti alla conferenza avrebbero voluto parlare se avessero potuto – Bruxelles impone il lavoro unicamente su documenti scritti in inglese!
Alert Salon,
già ambasciatore di Francia, presidente dell’ALF /Avenir de la Langue Francaise collegata con l’italiana Allarme Lingua
DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN RETE
COMUNICATI SINDACALI RECENTI
Décembre 2006
La CGT d'Alcatel-Lucent Nozay demande l'application de la loi pour le droit au français et refuse la discrimination linguistique au sein de l'entreprise.
http://www.voxlatina.com/vox_dsp2.php3?art=2019
Novembre 2006
L'UDPA-UNSA d'AXA-Tech : « Aucun salarié ne doit subir d'humiliations ou de contraintes liées à l'emploi abusivement obligatoire d'une langue qui n'est pas la sienne »
http://www.voxlatina.com/vox_dsp2.php3?art=2040
TEXTES SUR L’AFFAIRE GEMS
Versailles, 02-03-2006 -
La société GEMS condamnée pour avoir dénié à ses employés le droit de travailler en français
http://www.voxlatina.com/vox_dsp2.php3?art=1918
Paris-Versailles, 21-09-2005 -
Affaire GEMS : associations et syndicats soutiennent le droit de travailler en français... en France !
http://www.voxlatina.com/vox_dsp2.php3?art=1897
Paris, 11-11-2004 -
Les salariés de GEMS (Yvelines) s'insurgent contre une direction américanolâtre
http://www.voxlatina.com/vox_dsp2.php3?art=1818
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INTERACTIONS ET CONTRIBUTIONS
FORUM DU COLLECTIF POUR LE DROIT DE TRAVAILLER EN LANGUE FRANÇAISE
http://www.voxlatina.com/forums/index.php
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