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Il n. 110, dicembre 2013, del Bollettino dell’Istituto albanese di esperanto, è di ben 88 pagine redatte totalmente in esperanto ed è ricchissimo di informazioni non solo dall’Albania, ma da vari stati limitrofi. Oltre a notizie specifiche del mondo esperantista, come la ricostituzione della gioventù esperantista albanese sotto il nome “Aquilotti” (Agletoj) o l’ultima risoluzione della Accademia di Esperanto sulla trascrizione dei nomi propri, ci sono tre frammenti di prosa di quattro tra i maggiori scrittori albanesi di oggi, Besnik Mustafaj, Fatos Lubonja, Fatos Kongoli e Ismail Kadare.

ACBR

Troviamo inoltre un rapporto sulla situazione odierna degli stati della ex-Jugoslavia e uno studio sulla regione rumena Timutul Seciuesc, dove vive una minoranza di lingua ungherese di quasi 800.000 persone. La regione non ha una autonomia amministrativa propria, è divisa tra dipartimenti amministrativi diversi nei quali la popolazione di lingua ungherese risulta minoranza e non ha quindi protezione (l’ungherese non è riconosciuto come lingua ufficiale della zona). La popolazione locale tende ad ottenere una autonomia del tipo di quella del nostro Alto Adige., che garantisca la sopravvivenza della sua lingua e della sua cultura.

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