Il russo ha tutto il diritto di diventare una lingua ufficiale dell’Unione Europea. Cosi’ ritengono gli attivisti dell’Alleanza russofona dell’UE. Su iniziativa di questa associazione di cittadini comunitari che parlano il russo, nell’UE saranno raccolte le firme necessarie a sostegno di questa rivendicazione. Per presentare la domanda alla Commissione Europea, occorrono un milione di firme.
Ai microfoni de La Voce della Russia Tatjana Zhdanok, europarlamentare in rappresentanza della Lettonia, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda lo status del russo in Europa e sulle prospettive della sua promozione.
Attualmente la lingua russa si colloca fra le cinque lingue piu’ diffuse nei paesi dell’UE, insieme all’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo. Sette milioni di europei conoscono il russo come seconda lingua straniera, mentre per sei milioni di cittadini europei il russo e’ madrelingua.
La comunita’ russofona piu’ numerosa vive in Germania (circa tre milioni di persone). Sono forti le tradizioni del russo anche nelle regioni orientali della Polonia e della Romania. Nella foce del Danubio da parecchi secolo vivono i discendenti dei vecchi credenti che conservono gelosamente la lingua e la cultura russa.
Piu’ di un milione di persone parla il russo nei paesi baltici.
Cifre impressionanti, insomma. Cio’ nonostante il russo, dice la dottoressa Tatjana Zhdanok, non ha ottenuto uno status ufficiale ne’ a livello nazionale, ne’ a livello comunitario.
L’opzione piu’ facile sarebbe delegare questo status da parte di uno dei paesi. Innanzi tutto, dovrebbe essere la Lettonia, dove il 40 % della popolazione tradizionalmente parla il russo, benche’ non sia una lingua ufficiale. Un’altra via passerebbe attraverso l’utilizzo del russo nelle strutture europee. Allora, spetta alla Commissione Europea di esprimersi. Per tale iniziativa servono quindi un milione di firme.
Secondo le norme, queste firme devono essere raccolte, come minimo, in sette paesi comunitari, in ciascuno dei quali bisognera’ superare una certa soglia: 4500 in Estonia, sei mila in Lettonia, 74 mila in Germania.
La signora Zhdanok e’ convinta che l’iniziativa a favore della lingua russa trovera’ il sostegno necessario. Ad esempio, durante il referendum sulla lingua russa in Lettonia piu’ di 260 mila cittadini hanno votato si’.
Oggi nei 27 paesi dell’UE le lingue ufficiali sono 23. L’ultimo ad ottenere questo status e’ stato, nel 2005, il gaelico irlandese.
In totale nell’Ue si parlano piu’ di sessanta lingue. Alla richiesta della Unione federalista delle minoranze etniche in Europa, di ufficializzare tutte quante, la Commissione Europea ha detto di no’, perche’ i problemi dell’istruzione, della cittadinanza e della lingua rientrano nelle competenze delle autorita’ nazionali e non dell’Unione Europea.
Aggiunge Tatjana Zhdanok:
Purtroppo abbiamo avuto gia’ un’esperienza negativa, ma non vogliamo rinunciare ai nostri propositi e dopo aver analizzato eventuali punti deboli e imperfezioni, stiamo preparando una domanda alla Commissione Europea.
Il via alla campagnia per la lingua russa sara’ dato la prossima primavera.
/s
Fonte: La Voce della Russia