Sabato scorso, il 4 gennaio dopo il pranzo, si è ufficialmente concluso il quinto Congresso africano di Esperanto. Si sono iscritti al Congresso 41 persone provenienti da 13 paesi. Hanno partecipato 32 persone provenienti da 11 paesi. Sono state fatte 18 lezioni. Ha avuto luogo un convegno virtuale su skype, di qualità abbastanza buona, con un Incontro di Capodanno in Germania, con suoni e immagini, e poche interruzioni. Ci sono state una festa danzante il 31 dicembre e la serata nazionale con due complessi musicali venerdì, 3 gennaio. I partecipanti hanno approvato la risoluzione. (Leggi il testo).

Il vice-sindaco di Cotonou ha preso parte alla solenne cerimonia di chiusura e ha pronunciato un discorso (Leggi il testo).

Il successo del congresso è dovuto al fatto che molti partecipanti sono pervenuti da diversi paesi: Sudafrica, Burundi, Camerun, Benin, Togo, Niger, Costa d'Avorio, Senegal, Svezia, Svizzera, Haiti, dunque da 3 continenti. Il successo del congresso è anche dovuto al fatto che il Comitato Organizzatore del Congresso (KOKo) ha lavorato ottimamente tutto l'anno ed ha intensificato il suo lavoro nel mese di dicembre. Il successo del Congresso è inoltre dovuto al fatto che diversi partecipanti hanno proposto parti dei programmi, hanno dato preziosi suggerimenti, hanno contribuito e hanno aiutato in un clima fraterno. Il congresso ha avuto successo grazie alla buona collaborazione di tutti nella stesura della risoluzione del congresso. Il congresso ha avuto successo grazie alle fruttuose riunioni della Commissione africana, i cui membri per la prima volta hanno potuto fisicamente conoscersi e parlarsi. Il congresso è stato un successo a causa dell'alto livello della serata culturale, durante la quale si sono presentati due gruppi di musicisti e di ballerini; i partecipanti hanno danzato animatamente secondo ritmi africani. Il congresso ha avuto successo grazie allo svolgimento degli esami internazionali dell’ ILEI.

Il discorso del signor Augustin Houessinon, vice-sindaco di Cotonou
Signor Presidente del Comitato Organizzatore e dell’Associazione "Conoscenza senza steccati "
Signora Presidente della Lega Internazionale degli Insegnanti Esperantisti
Signor Coordinatore della Commissione africana della Associazione Universale di Esperanto
Signor Presidente dell'Associazione degli esperantisti del Benin
Gentili Signore e Signori
Cari Congressisti
Già sei giorni sono passati dal nostro incontro di lunedì 30 dicembre 2013 nell’albergo Porto della Pace, dove abbiamo svolto l’inizio dei lavori del quinto congresso africano di Esperanto, sei giorni durante i quali avete ascoltato lezioni e partecipato a dibattiti nel Centro della Cultura JoCa, dove siamo seduti ora, sei giorni, durante i quali coloro che non conoscevano l'un l'altro hanno potuto conoscersi, e quelli che già si conoscevano hanno potuto rafforzare i loro legami, sei giorni, durante i quali avete discusso il tema congressuale e vi siete informati a vicenda sulle vostre esperienze.
Il vostro soggiorno in Benin vi ha permesso non solo di scoprire la grande città di Cotonou, ma anche la nostra capitale politica Porto Nuovo, in cui ha avuto luogo nel 2008 la prima conferenza internazionale, quella della Lega Internazionale degli Insegnanti Esperantisti, è stato il primo grande evento internazionale del vostro movimento sul suolo africano. Un'altra escursione vi ha portati a Ganvié, un altra a Ouidah. Questa è una piccola parte della ricchezza dei beni culturali che si possono trovare nel Benin. Per questo dovete ritornare al nostro paese per scoprire gli altri siti culturali.
Avete usato la lingua internazionale Esperanto nelle vostre attività, voi conoscete la possibilità di questa comunicazione. Sarebbe auspicabile che anche le altre organizzazioni internazionali s’interessino a questa lingua, il cui utilizzo consentirebbe un enorme risparmio in quelle istituzioni, in cui la traduzione e interpretazione appaiono pesantemente nei bilanci.
Durante i vostri lavori congressuali, tra le altre attività siete pervenuti alle seguenti decisioni :
Richiedere all’Associazione Universale di Esperanto, che preveda la celebrazione del Congresso Mondiale in Africa.
Essere più attivi nel diffondere l’Esperanto in Africa.
Provare che tali congressi come questo nostro quinto congresso abbiano luogo più spesso, in modo che coloro che stanno imparando la lingua, abbiano la possibilità di usarla.
Cercare di entrare in relazione con le autorità pubbliche, al fine di aumentare il loro interesse per la lingua internazionale.
Intensificare le campagne d’informazione per mirare al pubblico vasto.
Lottare per l'indipendenza delle istituzioni esperantiste in Africa.
Spero che queste deliberazioni prese siano accettate e concretizzate dalle istituzioni citate.
Con queste parole di speranza, dichiaro ufficialmente chiuso il quinto Congresso Africano di Esperanto.
Viva l'amicizia tra i popoli!
Viva la pace in tutto il mondo!
Viva la lingua internazionale Esperanto!
Viva il Paese del Benin!
Vi ringrazio.

 

Risoluzione del Congresso
Dal 29 dicembre 2013 fino al 4 gennaio 2014, riuniti nel centro della cultura JoCa a Cotonou, città del Benin, i 32 partecipanti del quinto Congresso Africano di Esperanto provenienti da 11 paesi vogliono comunicare agli esperantisti di tutto il mondo quanto segue:
Il nostro Congresso si svolge diciassette anni dopo il quarto Congresso africano in Tanzania. Esso può aver luogo grazie al grande sostegno dell’UEA, dell'istituto Hodler e di molti esperantisti provenienti da tutte le parti del mondo e noi vogliamo ringraziarli di cuore.
Il nostro convegno è il primo evento dell'anno giubilare "Montevideo 60" (1954-2014) che celebra il 60° anniversario della risoluzione UNESCO, e deve essere considerato come tale.
Non è il caso di esplorare le cause dei conflitti personali nel movimento, di accusare ex-leader , ma tutti devono guardare avanti e agire.
Avere dei club nei licei e nelle università è un bene. Ma a questo traguardo si possono aggiungere altri strati sociali, che sono in grado di sostenere finanziariamente il movimento e partecipare a corsi di esperanto, congressi e convegni.
Il desiderio di organizzare incontri internazionali per perfezionarsi nella lingua e acquisire esperienza nel movimento è molto forte in Africa. Annunciamo ora la nostra disponibilità a lavorare per la celebrazione in Africa nel 2016, ad esempio, del IJK (Congresso internazionale della gioventù esperantista), del UK (Congresso mondiale) e / o della conferenza dell’ILEI (Lega Internazionale degli Insegnanti Esperantisti).
Abbiamo bisogno di una regolare celebrazione del Congresso Africano, durante il quale si rinnova oppure si conferma la composizione della Commissione africana dell’UEA. Questo congresso abbia luogo ogni tre anni.
L’Ufficio Africano (AO) agisce come una vetrina dell’Esperanto in Africa; per questo è urgente modernizzarlo, in modo che possa con efficacia, dignità e prontezza rispondere alle esigenze degli Africani e realizzi le decisioni e i piani della Commissione Africana.
Associazioni nazionali e gruppi locali africani si sforzino di raggiungere l’autonomia.
Un seminario per la maturazione attivista (SPAMO) è desiderato e può aver luogo in qualsiasi paese africano, dove c'è un forte movimento.
JoCa, Cotonou, 4 gennaio 2014 L’insieme dei partecipanti al Congresso