“In media scompare una lingua ogni due settimane, e l'Africa è il continente più a rischio” ha scritto José Eduardo Agualusa in un articolo del 2011 sull'evoluzione delle lingue in Angola. Tuttavia l'anno scorso sono state create una quantità di piattaforme online per proteggere proprio le lingue nazionali.
L'Angola è un paese plurilingue [it], con sei lingue africane riconosciute come lingue ufficiali nazionali insieme al portoghese. Oltre ciò, si stima che 37 lingue e 50 dialetti siano correntemente parlati nel paese. Alla fine dell'ottobre 2013 il blog Círculo Angolano Intelectual ha presentato una relazione [pt, come i link successivi salvo diversa indicazione] secondo la quale il 30% degli angolani (quasi 8,5 milioni) “parla solo lingue nazionali che non sono incluse in alcun programma educativo o sociale”, aggiungendo che:
isto é mais um dos factores que gera exclusão social.
questo è uno dei fattori che provocano esclusione sociale
In un articolo di Agualusa [it] pubblicato da Casa das Africas, un istituto per la formazione e gli studi nella società africana di São Paulo, il prestigioso autore guarda a una “proposta di pace” per la coesistenza tra idiomi nazionali e lingua portoghese (“lingua madre contro lingua matrigna”) e si chiede:
Porquê que é que em Angola, país de muitas línguas, os escritores apenas utilizam o português?
Perché mai in Angola, un paese di molte lingue, gli scrittori parlano solo portoghese?
Cinque modi per fare domande in Kimbundo, fonte pagina Facebook Evalina.
Come tentativi di controbilanciare il fenomeno, per tutto il 2013 sono state create molte iniziative online soprattutto da giovani che vedono nelle nuove tecnologie un ottimo strumento di promozione e protezione delle lingue nazionali.
Uno di questi progetti si chiama Evalina, che mira a promuovere l'apprendimento delle lingue nazionali angolane in modo innovativo, ma è ancora in fase iniziale.
La piattaforma è stata creata nel maggio 2013 da Joel Epalanga, un project manager nel settore delle telecomunicazioni, in seguito all'osservazione di un grande divario che i giovani devono affrontare quando imparano le lingue nazionali. La proposta è stata spiegata in un'intervista sulla rivista Jovens da Banda:
[para que] os jovens, que hoje em dia gastam boa parte do seu tempo livre na internet, pudessem dedicar algumas horas para aprender um pouco a (sua) língua nacional de preferência.
[così che] le giovani generazioni, che in questi tempi passano gran parte del loro tempo libero su internet, possano dedicare un po’ di tempo all'apprendimento di una loro lingua nazionale a scelta.
Evalina prevede anche una pagina Facebook dove sono condivisi stimoli all'apprendimento e lezioni. Al momento attuale, la pagina presenta articoli e lezioni inUmbundu [it], la seconda lingua più parlata dopo il portoghese, e in Kimbundo [en].
Nel febbraio del 2013, una piattaforma di slang angolano, Kallun, era già stata condivisa su Global Voices. Il progetto ha come obiettivo quello di “creare uno spazio dove le forme dello slang (angolano) e del linguaggio colloquiale sono spiegate così che tutti possano capirle”, e usa i social network per promuovere la condivisione e l'apprendimento in maniera informale.
Un altro progetto importante è il Dizionario Ngola Yetu, un traduttore online dalle lingue angolane nazionali “sviluppato con l'obiettivo di rinforzare la cultura angolana e diffonderne l'uso tra la popolazione più giovane”. Con un layout grafico semplice e intuitivo che si rifà a Google Translate, questo dizionario funziona da motore di ricerca dalle lingue Kilongo, Kimbundo, Umbundo verso il portoghese. Il progetto si serve inoltre di Facebook e Twitter per interagire con gli utenti.
Per la difesa della madrelingua
L'importanza dell'inclusione delle lingue nazionali nell'insegnamento è riconosciuta parimenti dalle istituzioni e dalle accademie. A metà giugno 2013 il portale angolanoMwelo Weto ha pubblicato un'intervista con Daniel Peres Sasuku, un linguista angolano e docente nella Facoltà di Arti dell'Università Agostinho Neto, il quale sostiene a gran voce la priorità dell'insegnamento delle lingue nazionali:
Pensamos, de igual modo que a implementação dessas línguas no ensino é uma forma mais concreta de seu resgate e preservação enquanto patrimônio cultural dos angolanos
Pensiamo che l'inclusione di queste lingue nell'insegnamento sia il mezzo più concreto per salvarle e preservarle come patrimonio culturale della popolazione angolana.
Anche il Forum Regionale per lo Sviluppo dell'Università (FORDU) appoggia l'idea che le lingue nazionali debbano essere materie d'insegnamento obbligatorie nelle scuole. Tra le considerazioni che sono state fatte in seguito a un dibattito organizzato dal Forum lo scorso aprile 2013, che aveva per tema “le lingue nazionali come vera eredità identitaria della popolazione angolana”, emerge questa:
Angola continua uma sociedade plural do ponto de vista das línguas, tradições, cultura (diversidade cultural) tal situação faz de Angola um País rico em cultura, mas precisa política séria de promover as Línguas todas e dar maior grandeza nas Línguas Nacionais, principalmente as mais faladas como Umbundo.
L'Angola continua a essere una società plurale dal punto di vista di lingue, tradizioni e diversità culturale. La situazione rende l'Angola un Paese ricco di cultura, ma servono politiche serie per promuovere tutte le Lingue e dare maggiore risalto a quelle nazionali, soprattutto quelle più parlate come l'Umbundo.
Tra il 2004 e il 2010 è stato attuato e portato avanti un procedimento per introdurre sette lingue nazionali in un certo numero di scuole del paese. Nel settembre del 2013 il Ministero dell'Educazione ha dichiarato che è stata pianificata l'estensione dell'apprendimento delle lingue nazionali in tutte le scuole primarie. Un progetto di legge sullo Statuto delle Lingue Nazionali in Angola ”per promuovere integrazione sociale e rafforzare l'unità nella diversità etnolinguistica” è nella sua fase di perfezionamento.
Nel frattempo alcuni artisti – soprattutto cantanti – hanno raccomandato e sponsorizzato l'uso delle lingue nazionali all'interno delle proprie canzoni.