(AGI) - Washington, 13 mar. - Un nuovo studio sull'evoluzione dei linguaggi tra Nord America e Siberia fa luce sulla migrazione umana dalla Beringia, quella striscia di terraferma tra Kamchatka e Alaska emersa durante l'ultima glaciazione. La ricerca, condotta da Mark Sicoli (Georgetown University) e Gary Holton (University of Alaska Fairbanks), ha analizzato da una prospettiva evolutiva il rapporto tra le lingue del Nord America e della Siberia centrale, e ha scoperto che probabilmente alcuni esseri umani si mossero dal ponte di terra dello stretto di Bering - che durante le ere glaciali del Pleistocne collegava Alaska e Siberia - verso l'Asia centrale mentre altri verso il Nord America. L'indagine si e' concentrata sulle lingue Na-Dene nordamericane e le ienisseiane della Siberia centrale. I risultati hanno rivelato una dispersione precoce delle lingue Na-Dene lungo la costa del Nord America con una migrazione di "ritorno" delle ienisseiane attraverso la Siberia e una successiva dispersione delle Na-Dene nei territori interni nordamericani. Lo studio e' stato pubblicato sul 'Plos One'.
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