In occasione dell’edizione nella lingua internazionale esperanto dell'ormai classica 'Con te partirò', diffusa nel mondo da Andrea Bocelli, questi ha dichiarato che “nonostante 'Con te partirò' sia divenuta a suo modo un classico e sia stata tradotta in tante lingue ed utilizzata nei contesti più disparati (anche come colonna sonora, dai thriller ai film d’animazione, alle commedie), la versione in esperanto aggiunge un tassello significativo nella piccola grande storia del brano".
La canzone, tradotta da Roberto Pigro ed eseguita da Marco Gatti, è stata pubblicata su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=syOgJzF7g6k&feature=youtu.be
"La canzone - ha continuato Bocelli - è frutto di un’alchimia, di un equilibrio tra un testo evocativo, una musica orecchiabile e dolce, e un ritmo che spinge verso una sana esaltazione. Una pagina che guarda al futuro e apre le ali in direzione del sogno... proprio come l’esperanto, lingua che esprime una nobilissima utopia e che porta con sé i valori della pace e dell’accoglienza".
In Italia la maggiore associazione che riunisce i suoi parlanti e i suoi sostenitori è la Federazione Esperantista Italiana. L'esperanto è stato iniziato nel 1887 dal polacco Zamenhof, vive ed è utilizzato nella vita reale e soprattutto in rete: la sua Wikipedia ha superato quota 250.000 articoli. L'esperanto ha una sua tradizione musicale e letteraria, originale e tradotta, a cui hanno contribuito cantanti, scrittori e poeti provenienti da diverse parti del mondo e da diverse culture che hanno creato una letteratura che si caratterizza per varietà di temi, di storie, di stili.
Andrea Bocelli ha concluso: "È stato davvero emozionante ritrovare l’intensità fonetica del testo di 'Con te partirò' in una lingua 'altra' ma altrettanto bella: un idioma che esprime il plusvalore di essere 'statutariamente' concepito per unire, per abbattere le barriere".