FFWeb Magazine dà spazio ad un interessante articolo, a firma di Pier Paolo Segneri, “Una vera riforma, oltre i grembiuli”.
L'autore avanza una serie di proposte per “innovare secondo metodi e princìpi autenticamente democratici”, facendo notare, tra l'altro, che “l’autonomia è stata applicata con pochi fondi e pochi mezzi, così si è potuta realizzare soltanto qualche piccola forma di lezioni a classi aperte” con scarsa flessibilità e dinamicità: in queste condizioni "non si possono introdurre nuovi insegnamenti, se non a danno delle materie fondamentali. Perciò non si riescono a far studiare la storia delle religioni, l’esperanto, il cinema, il teatro, la storia dei partiti politici o altro”.
Dando merito al Segneri per le ottime osservazioni, gia' nel 1995 il ministero aveva inviato una circolare (la 126 del 10 aprile 1995) riguardo alla promozione della lingua internazionale detta Esperanto, il cui insegnamento “sembra trovare nuove ragioni proprio per garantire, nello stesso tempo, il rispetto della pluralita delle lingue, anche quelle economicamente piu deboli, e il rispetto dei diritti di ciascuno a comunicare potenzialmente con tutti. Nella considerazione positiva di questo originale strumento linguistico si incontrano oggi alcuni di coloro che affrontano i problemi esponenziali della traduzione di ciascuna lingua in tutte le altre, e alcuni di coloro che cercano di offrire ai giovani una base linguistica utile a facilitare l'apprendimento delle altre lingue”